Preparato per ragù vegetariano "Cerreto"

Preparato per ragù vegetariano “Cerreto”


So che per molte persone la scelta, sia essa etica, ambientale o puramente modaiola, di seguire uno stile di vita vegetariano sembra una assurdità e, tral’altro per i motivi più disparati.

Credo che il libero arbitrio sia il trampolino di lancio per la coerenza e la consapevolezza, se usato con la testa ben piantata sul collo.

Perciò no, non sono di certo qui a dirti che sei un assassino se mangi una bistecca o che a causa tua il mondo imploderà a momenti.

Io ho fatto una scelta ponderata, tu hai fatto e fai le tue quindi esattamente come rispetto la tua libertà, gradirei che lo stesso trattamento fosse riservato a me.

Introduzione lunga e forse fastidiosa, scusami, ma ne ho viste, lette e sentite di tutti i colori quando si fa entrare in campo la dieta vegetariana o vegana, da subito orde incalzanti di esperti giudici di vita sentono il pressante desiderio di farti cambiare questa idea sbagliata.

Posso scegliere io, cortesemente? Che ne dici? Io sono una persona che cerca di informarsi, e non mi getto a capofitto nell’ultima moda prodotta da qualche copertina patinata o gossip di turno, oramai ho fatto questa scelta da oltre 10 anni e non ho mai pensato di lanciare accuse contro chi non la pensa come me, anzi, è incredibilmente piacevole scoprire e scoprirsi con chi ha l’intelligenza di confrontarsi attivamente, anzichè adeguarsi con passività.

Ora, se sei arrivata a leggere fin qui di sicuro sei una persona educata al punto da non coprirmi di ingiurie infondate e gratuite e quindi ti racconto la mia esperienza con il ragù vegetariano a marchio “Cerreto Bio”.

Innanzitutto devo ringraziare la mia amica Lara, compagna (ahimè) parecchi anni or sono di scuola, che mi ha procurato questo sacchettino di misto disidratato, acquistato presso un supermercato Alì e pagato 4,40€, centesimo più centesimo meno.

Stiamo parlando di 120gr di prodotto che in linea di massima (utilizzandone 3 cucchiai da minestra colmi per persona) può essere utile per condire 4/6 porzioni di pasta, ma molto dipende anche da quanto desiderate corposo il condimento, diciamo che questa è l’impressione che ho avuto io usandolo.

Il prezzo, per quanto riguarda le mie finanze, non è propriamente una boccata d’aria fresca, ma nell’eventualità in cui tu stia cercando una alternativa non quotidiana alla pasta al pomodoro penso che un tentativo valga la pena spenderlo.

La preparazione non è molto laboriosa una cosa importante è dare una vigorosa shakerata al sacchettino così da miscelare bene i vari ingredienti, poi devi far bollire dell’acqua e coprire, non eccessivamente, lo strato di preparato che intendi usare, ti consiglio di farlo in un pentolino con coperchio o di mettere un piattino sopra il contenitore finchè attendi che il composto si reidrati, così non si disperde il vapore e il risultato finale sarà più morbido.

Passati 5/10 minuti circa puoi scaldare dell’olio in una casseruola e scottare il preparato, se ti piace lo puoi arricchire facendo evaporare a fuoco vivace un po’ di vino bianco, dopodichè ci puoi aggiungere della passata di pomodoro, da lasciar restringere a fuoco medio/basso.

La quantità di pomodoro aggiunta sarà ciò che andrà a rendere il ragù più o meno liquido, perciò puoi scegliere secondo il tuo gusto quanto e cosa aggiungere.

Gli ingredienti sono piuttosto pochi: Soia (pezzatura 8/12mm), cipolla, carota, aglio e prezzemolo.

Dovendo dare una opinione su questo prodotto devo dire che il profumo è molto invitante, così come la consistenza che si sposa perfettamente con la pasta, la preparazione di per se è semplice ed il vantaggio di poterne preparare un po’ in più da conservare in frigorifero per un paio di giorni, non è da trascurare se hai poco tempo da trascorrere ai fornelli.

Mia madre, consumatrice abituale e convinta di carne, lo trova delizioso, essendo vegetale per lei è più leggero da digerire dell’accoppiata proteine animali-carboidrati, ma come sempre, la cosa è davvero soggettiva e varia a seconda del tipo di attività fisica svolta, dal metabolismo e quant’altro, ma di sicuro abbatte in parte il pregiudizio che “le cose vegetariane non sanno di niente”.

Personalmente lo trovo squisito ma la percentuale di cipolla/aglio presente (che fanno da base insieme alla carota al soffrittino) è abbastanza elevata per il mio stomaco delicato, perciò se dovessi scegliere se ricomprarlo o no, sarei tentata dallo scegliere un preparato che contenga solo soia disidratata in fiocchi, dimodochè possa decidere io se e quanto soffritto preparare.

Provare per credere è ciò che aggiungo io, ritengo che sia valsa la pena aver provato questo prodotto per quanto, probabilmente, non ne comprerò in futuro.

Ciao e a presto,

Francesca

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