Saponette a confronto : Fior di Loto VS Primero cosmetics

Saponette a confronto : Fior di Loto VS Primero cosmetics 12


Non ho resistito al richiamo del rinnovamento, proprio perchè sono una super-mega-iper-extra-fashion-attentissima-blogger……….

Maffammiilpiacere! In verità ho solo premuto per sbaglio la sezione “temi” al posto di “aggiungi articolo” XD .

Ho visto i post-it e le matite e non ce l’ho proprio fatta, e quindi ecco la nuova veste del mio piccolo mondo.

E come fare per festeggiare degnamente questo cambiamento?

Ma parlando di uno dei miei argomenti preferiti : le saponette, of course!

Nello specifico oggi vorrei raccontarti di due (anzi tre….) saponette piuttosto diverse tra loro, che ho avuto modo di utilizzare per altrettando diversi scopi.

La prima di cui desidero parlarti è senz’altro la saponetta al sale rosa dell’Himalaya a marchio fior di loto, che ho acquistato al supermercato NaturaSì e pagato 2,17 € per 100 gr.

E’ un prodotto che si presta, secondo quanto indicato in etichetta, alla detersione della pelle grassa ma sinceramente l’ho trovata gentile ed affabile anche con la pelle mista/normale.

Ha un color rosa principessa che si sposa alla perfezione con il profumo paradisiaco che sprigiona appena la togli dalla confezione : rose inglesi con una nota dolce e fruttata di limone, libidine pura!

Questa profumazione divina che riempie con discrezione l’intera stanza, somiglia incredibilmente a due prodotti che è possibile che tu conosca, uno è il talco liquido Helan fiori, radici e frutti nella sua versione “malva”, e l’altra è la crema/latte corpo alla malva di Just.

Ho usato la saponetta al sale rosa per detergermi il viso, due volte a settimana per circa due mesi, e devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita dalla delicatezza che ha dimostrato su di me.

Crea una schiuma davvero densa e corposa ma nonostante il fatto che sia davvero richissima, cosa che all’inizio mi aveva un tantino preoccupata, non si è dimostrata eccessiva sulla pelle lavando si, ma con rispetto.

Pur amando le saponette alla follia, per il viso non le utilizzo quotidianamente, perchè non è raro che anche le versioni sbandierate come “delicate” possano sortire effetti drammatici su di me (vedi la poco piacevole esperienza con la versione argan e ghassoul ), con lei invece non ho mai avuto rossori, bruciori, pelle che tira o un aumento di produzione del sebo causato da una detersione fortemente sgrassante.

Ricordati che l’effetto “sgnick” da  mastro lingo è sempre dietro l’angolo….

Ovviamente, è necessario idratare la pelle dopo la detersione, però la sensazione che ho provato è stata quella di una pelle pulita in profondità senza tutte le aggressioni e molestie che certi detergenti-stalker ti infliggono.

Non ha agito sui punti neri o sulla dilatazione dei pori, devo essere sincera, però ho notato un significativo miglioramento per quanto riguarda la lucidità della zona T.

Conosci la zona T, no?

Ah, tu pensi che T stia per l’ipotetica T formata da fronte-naso-mento?

No, no, sbagli te lo assicuro….

T sta per Te-possino-caricà-gli-indiani-co-tutte-le-frecce, che è esattamente l’esclamazione edulcorata che ti esce dalla bocca quando, casualmente, ti specchi su un vetro qualsiasi e ti accorgi di essere più oleosa di una porzione doppia di patate fritte prese da “Franco l’unto”, il peggior camioncino ambulante di panini di dubbia provenienza.

Una buona detersione, seguita da una altrettanto attenta idratazione sono decisamente necessarie per evitare l’effetto “sagra del fritto”.

Fior di Loto è tral’altro una azienda che non conoscevo, ma che ho imparato ad apprezzare partendo da un prodotto semplice e quotidiano come il sapone.

Nasce da una intuizione, nel 1972, che ha spinto l’allora fondatore a credere nell’alimentazione macrobiotica in supporto ad uno stile di vita sano, che in qualche modo riesce a beneficiare di un equilibrio basato sulla naturalità dei prodotti inseriti nella dieta e nella vita quotidiana.

Da allora molte cose sono cambiate e quella che fu inizialmente una intuizione, basata sulla propria esperienza personale, diventa un business in crescita che, senza perdere di vista le proprie radici, si sviluppa secondo un mercato sempre più attento ed esigente.

Le saponette sono solo una piccolissima parte della proposta cosmetica di questa interessante azienda Torinese, che propone anche prodotti alimentari, prodotti per intolleranze, prodotti freschi e piatti pronti, di tutto un po’ praticamente!

Ti lascio l’INCI della saponetta in questione :

Inci saponetta sale rosa : sodium cocoate, potassium cocoate, aqua, glycerin, profumo, sodium chloride (himalaya salt), CI 14700, CI 19140, CI 74180

Mi sarebbe piaciuto, per poter eleggere questa come saponetta perfetta, poter vedere meno coloranti nella composizione perchè come ti dissi in passato, tranne per il make up li trovo assolutamente inutili in un prodotto destinato alla detersione, certo questo rosa è bellissimo da vedere in bagno ma non sarebbe stato meno efficace bianco….o trasparente…

Se in qualche modo ti ha incuriosita questa saponetta ma hai l’enorme fortuna di non avere la pelle grassa, non disperare!

Ci sono molte altre varianti disponibili per ogni esigenza, come ad esempio la versione alla carota per pelli secche e disidratate, quella all’aloe per tutti i tipi di pelle o quella all’amido di riso per pelli sensibili.

Direi che è giunto ora il momento di parlare anche delle altre due saponette, poverette!

Innanzitutto, le ho acquistate al supermercato Alì e le ho pagate 0,89 € ciascuna per 125 gr di prodotto, in ogni saponetta è stampato il marchio PRIMERO cosmetics ma nello scontrino le saponette sono definite “miss Alice”, ovviamente non sapremo mai il perchè.

Non si tratta di un prodotto eco bio, (ma non millantava di esserlo neppure la saponetta al sale, se è per questo….) perchè in INCI puoi facilmente vedere che contiene elementi sintetici ma che, per la mia personale visione del mondo, posso entrare in casa mia sempre bussando e chiedendo permesso, in maniera accettabile.

Mi è piaciuto moltissimo il fatto che fosse ben segnalato il “non testato su animali”, controversa e dibattuta pratica di dubbia utilità di cui fortunatamente si sente ancora parlare e che, spero, possa venire presto completamente sostituita da metodi più oggettivi, sicuri e meno crudeli.

Ho scelto due delle varie saponette disponibili, preferendo la versione al miele e quella alla crusca, qui sotto ti lascio gli INCI di entrambe :

INCI sapone crusca : sodium palmate, sodium palmkernelate, aqua, parfum, glycerin, triticum vulgare, sodium chloride, titanium dioxide, tetrasodium etidronate, tetrasodium EDTA, linalool.

INCI sapone miele : sodium palmate, sodium palmkernelate, aqua, parfum, glycerin, sodium chloride, titanium dioxide, tetrasodium etidronate, tetrasodium EDTA, CI 19149, CI 13010.

Ti dico subito che tra le due, quella che ha sortito maggiori effetti e che più ho apprezzato è stata sicuramente quella alla crusca, la versione al miele è un normale sapone dalla profumazione delicata e dolce che mi sento di consigliarti se vuoi acquistare qualcosa che non contenga sodium tallowate (qualora tu sia vegetariana o non apprezzi l’idea di lavarti le mani con degli scarti animali) e che abbia un costo contenuto.

La saponetta alla crusca invece è stata una scoperta utilissima e veramente economica, ha una fragranza molto delicata, difficile da descrivere in maniera completa e affidabile, è piacevole, mediamente persistente e ricorda un po’ il profumo della biancheria appena lavata.

Il fatto che sia un sapone completamente impastato insieme alla crusca ( e ce ne sono che, invece, fanno attecchire qualche granello solo sulla superficie e dopo 3 o 4 utilizzi tanti saluti alla crusca….) ti permette di beneficiare dell’effetto scrub dal primo all’ultimo uso che ne farai.

Rispetto ad uno scrub classico, sia fatto in casa che già pronto, ha dalla sua parte il fatto di essere solido e dunque ben si presta per “scrubbare” con più o meno vigore le zone che ti interessano.

Personalmente mi piace molto per le gambe, riesce ad essere incisivo sulle zone critiche come possono essere ginocchia, gomiti e talloni, e più delicato ma comunque efficiente, sul resto; diciamo che è un effetto esfoliante personalizzabile in base alla pressione che scegli di applicare.

Non sono saponi incredibilmente idratanti da soli, ma, escludendo la versione al miele, non credo che dopo uno scrub si possa comunque omettere una bella spalmata di crema, sicchè non la considero una problematica così grave.

Penso che, in base all’uso che ne intendi fare, ti potrei consigliare entrambe le versioni, ma qualora il miele fosse troppo “smielato” come profumazione per te, puoi scegliere tra qualche altra floreale essenza come lavanda, rosa e mughetto ma non so dire se siano solo queste quelle disponibili perchè l’espositore era abbastanza scarso in quanto a disponibilità.

Sai che accetto di buon grado ogni commento in merito alle esperienze che tu hai vissuto con prodotti simili, ma ti prego di usare la massima cortesia con le saponette, sono davvero molto suscettibili…. 😀

A presto, ciao!

Francesca


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12 commenti su “Saponette a confronto : Fior di Loto VS Primero cosmetics

  • Saponette a confronto : Fior di Loto VS Primero cosmetics Fefy

    Da torinese infatti la mia reazione è stata “la Fior di Loto dei biscotti?”, infatti!

  • Saponette a confronto : Fior di Loto VS Primero cosmetics Althaira

    E’ troppo bello questo nuovo tema *_* le matitine sono troppo carine *__*
    Chissà che mistero si cela dietro a “Miss Alice” ahahah XD
    Tra quelli che hai citato mi ispira tantissimo il sapone al sale rosa da usare per il corpo (se non avesse i coloranti) e l’unico sapone effetto scrub che ho provato è stato quello ai semi di papavero della Saponaria…che di “scrub” ha ben poco XD

    • Saponette a confronto : Fior di Loto VS Primero cosmetics Io e te, con un the. L'autore dell'articolo

      Mah, mistero veramente! Se non ti ricordi chiamalo solo “sapone miele” o con un codice non con una roba che non si avvicina neanche col binocolo….
      Le saponette fior di loto sono veramente una marea in piena, ce ne sono di mille mila tipi e sono sdoppiate, ovvero ci sono quasi tutte in due tipologie : classica e biologica, è possibile che la bio non abbia i coloranti….
      Ma non ne sono sicura perché non sono riuscita a leggere gli inci 🙁

  • Saponette a confronto : Fior di Loto VS Primero cosmetics infuso di riso

    ciao francesca
    che belle le tue descrizioni sempre curate e minuziose sul beauty care ..
    ti auguro un buon 25 aprile qualsiasi programma tu abbia…
    daniela

    • Saponette a confronto : Fior di Loto VS Primero cosmetics Io e te, con un the. L'autore dell'articolo

      Cara Daniela è sempre un piacere leggerti…
      Sei davvero gentile, grazie infinite!
      Il tempo non promette bene nella mia zona, speriamo ci ripensi 😉 e naturalmente auguro anche a te un buon lunedì “di festa”

        • Saponette a confronto : Fior di Loto VS Primero cosmetics Io e te, con un the. L'autore dell'articolo

          Confido anche io nella possibilità che si stanchi durante la notte è domani ci regali uno di quei cieli azzurri che solo la primavera sa regalare, speriamo in bene dai!
          Al limite ci si potrà consolare di fronte ad una fumante e fragrante tazza di buon the 😉

          • Saponette a confronto : Fior di Loto VS Primero cosmetics infuso di riso

            il the sempre…. sono d accordo ! sai ho preso due nuovi tipi di te: uno è un infuso senza teina chiamato oriental peach…favoloso..ha profumato tutta la cucina..l altro è un te nero e lo trovo un po troppo intenso come sapore: si chiama albicocca francese..ha un retrogusto di champagne ..molto profumato anche questo…. li prendo sfusi in una sala da te nei dintorni dove abito….provengono dalla francia..favolosi…

          • Saponette a confronto : Fior di Loto VS Primero cosmetics Io e te, con un the. L'autore dell'articolo

            Sono sempre incredibilmente stupita dalla magia di the è infusi, riescono a cambiarti la giornata è anche l’umore è senza dubbio le versioni in foglia sfuse sono quelle che offrono di più in termini di profumo e intensità di sapore……in centro a vicenza, proprio dietro alla basilica palladiana c’è una sala da the che sto accuratamente evitando perché ho il terrore che entrandoci automaticamente dilapidero i pochi risparmi rimasti!!