Mi ami? Col tappo!

Mi ami? Col tappo! 85


Se è vero che “per fare un tavolo ci vuole un fiore” come cantavamo da piccoli, è vero anche che per fare un porta caramelle ci vuole il vino.

Non tanto però, mi raccomando cerca di essere sempre responsabile….

In fin dei conti nessuna caramella si è mai lamentata di essere abbandonata in un cestino di simil vimini piuttosto che in una coppa di cristallo, però questa è una idea carina per poter recuperare il sughero, o per andare a provarci con rinnovato slancio green-oriented con quel figo imperiale di barista che lavora lì in centro, con la scusa del “ma voi i tappi li gettate via? no perchè sai io avrei un progetto in mente di cui mi piacerebbe parlarti che  prevede riciclo, riuso, eventualmente un matrimonio……

 

Oggi mi piacerebbe condividere con te qualcosa di diverso dalle solite opinioni sui prodotti cosmetici, perchè nella vita siamo costretti a reinventarci tante di quelle volte che perdiamo il conto di tutti i personaggi che abbiamo dovuto interpretare.

Personalmente aver iniziato a  lavorare nel settore del matrimonio dopo anni di lavoro impiegatizio, mi ha permesso di imparare davvero tanto sul piano della manualità, perciò dopo aver ricevuto un sacco (letteralmente, un sacco proprio reale non in senso figurato…) di tappi di sughero, ho iniziato a pensare a cosa avrei potuto mai farci con cotanta grazia naturale.

E l’idea del porta caramelle, alias porta frutta, alias svuota tasche, alias raccogli chiavi, alias centro tavola, alias quello che ti pare, è stata una piccola lampadina che si è accesa provando a mettere vicino i tappi simili creando disegni e forme.

Perchè non rendere una di queste forme qualcosa di solido e durevole?

E perchè non condividere con te questa idea così tanto eco sostenibile?

Uhm, si forse avrei anche potuto evitare la condivisione, ma ormai che faccio? Mi fai cancellare tutto quello che ho scritto fin’ora? Ho fatto pure le foto…

Eh no, adesso vai, prendi i tappi e fai un cestino anche tu.

In verità è un lavoretto molto semplice, quasi banale direi, ma i tappi di sughero sono un elemento che fa parte della mia famiglia da decenni, fin da quando mio padre iniziò a creare le casette del presepe usando appunto i tappi, col tempo si è sempre più ampliato ed ora tutta la scena “Natale” è sugherosa.

Chiaro che qualche foto più avanti te la becchi di sicuro, anche perchè c’è un altro piccolo progettino sugherato per decorare l’albero di cui ti parlerò a tempo debito, quindi non hai scampo.

Dunque, la prima cosa da fare è scegliere che forma intendi dare al tuo progetto.

Io ho scelto il cuore perchè era una forma gradita a chi lo riceverà, visto che questo porta caramelle andrà a convivere e non rimarrà qui con me.

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Traccia il disegno su un cartoncino e poi riportalo su un pezzo di compensato/panforte/legno qualsiasi cosa può andare bene, io avevo una tavola abbandonata spessa circa 0,5 cm che si stava lentamente lasciando morire, ho usato quella.

Un mix di colore acrilico e colla vinilica saranno un fondo perfetto per coprire eventuali imperfezioni del legno e renderlo leggermente resistente all’umidità.

Ah mi sono dimenticata, quando tagli la sagoma sul legno/supporto ricorda di farla un tantino più grande in proporzione alla misura dei tappi che andrai ad utilizzare, perchè altrimenti otterrai un recipiente di circa 3 cm più piccolo del desiderato…..

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Per rendere ancora più personalizzato il fondo del recipiente sugherato, puoi applicare della stoffa, del tessuto-non-tessuto, della carta da decoupage, io ho usato questo pezzo di tessuto-non-tessuto con delle scritte che avevo da non so quanto e che era fermamente convinto che la sua unica funzione fosse di “sostegno per polvere”.

E’ assolutamente indispensabile che tu ti avvalga di personale competente, qualificato e preparato da adibire alla supervisione durante tutte le fasi di lavoro, puoi vedere qui sotto infatti l’intervento del perito del comune che si è occupata della valutazione dei rischi e della messa in sicurezza del cantiere.

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Una volta ottenuta l’approvazione del perito comunale potrai iniziare con la fase successiva di decorazione.

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Questo il momento dell’apposizione della firma del perito, che sancisce il via definitivo ai lavori……

Spennella abbondantemente alla Muciaccia maniera con colla vinilica e un po’ d’acqua il fondo che hai scelto di usare come decorazione, parti dal centro e vai verso l’esterno con le pennellate così elimini l’aria ed eviti l’effetto “acne”.

Per i non romantici consiglio di valutare comunque questa interessante forma che, capovolta, rappresenta a seconda dei gusti una castagna o due glutei.

E’ importante far asciugare per bene la colla prima di procedere, io ho incollato il TNT su entrambi i lati e l’ho fatto asciugare in piedi, coadiuvata dall’utilizzo di strumenti di precisione altamente professionali per il sostegno in verticale della base, che puoi vedere ai lati della stessa.

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Una volta asciugato completamente il fondo è giunto il momento dei fori!

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Qualora tu non disponga di un centrino in pizzo di misura sufficiente, sul quale appoggiare il tuo splendido trapano a colonna azzurro in mezzo al tavolo della sala da pranzo, puoi agilmente ovviare il problema con un piccolo e maneggevole avvitatore/trapano a batteria.

Ma a mio padre piace fare le cose in grande….

Certo, potresti obiettare dicendo che i tappi si possono pure incollare, io direi che hai in parte ragione, ma la colla a caldo non è divertente come il trapano a colonna.

Ti consiglio di selezionare dei tappi simili per forma così da dover lavorare meno, in alternativa puoi sempre prendere le misure del tappo successivo partendo dal tappo appena avvitato, più lungo ma sicuramente molto preciso.

Una volta terminata la fase di avvitamento dei tappi, puoi scegliere di decorare in qualche maniera il tuo contenitore “da riciclo” con ciò che desideri, io ho scelto un nastro in organza fucsia non del tutto adatto vista la presenza rustica del sughero, ma il locale che accoglierà questo porta caramelle ha un lungo tavolo in marmo fucsia con dei brillantini perciò il richiamo con i colori era un obbligo dal quale non mi sono potuta esimere….

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Questo è stato il risultato ottenuto, come vedi una volta asciutto il TNT diventa omogeneo con il colore di fondo, per questo una mano di acrilico è utile, nel mio caso purtroppo trattandosi di materiale di recupero, il legno di base non era liscio ma presentando varie imperfezioni ha creato qualche piccola discromia, ma sappiamo che non si tratta di difetti quanto invece di originalità dovuta al lavoro artigianale (lo scrivono su tutte le etichette a profusione, dai mobili alle mutande, vuoi che non lo dica anche io?).

Allora? Che ne dici? Non ti sembra una idea carina per recuperare degli elementi simpatici e preziosi come i tappi di sughero che, inevitabilmente, andrebbero a morire nell’indifferenziata?

Sono ansiosa di sapere che cosa ne pensi, è un articolo diverso dal solito per rinfrescare un po’ l’immagine di questo spazio mistico, perchè ci tengo a te, sappilo!

Perciò non voglio annoiarti al punto da farti uscire gli occhi dalle orbite a furia di parlare di saponette (argomento preso a caso eh???), anche perchè se poi ti rotolano via gli occhi come fai a trovarli di nuovo, rimetterli e leggere gli altri articoli in versione “classica” eh, dai!

Alla prossima, ciao!

Francesca


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