Sapone anti age e sapone scrub : ALKEMILLA 10

Coscienza : No, non è possibile. Mi avevi detto che avresti smesso.
Francesca : Smesso di fare cosa?
Coscienza : Non fare la finta tonta! Che avresti smesso di comprare saponette.
Francesca : No no no no no, ti sbagli. Ho promesso che avrei smesso di pensare che comprare altre saponette è sbagliato.
Coscienza : Sei irrecuperabile.
Francesca : Hai per caso detto insaponabile?
Coscienza : 😐

Di fatto, analizzando per bene quanto accaduto, non puoi dire che io abbia mentito, non è di certo colpa mia se coscienza fraintende le mie parole.
E quindi oggi è con enorme piacere che torno a parlarti di saponette, nello specifico delle saponette del marchio Alkemilla di cui, qualche articolo fa, ti ho raccontato la mia esperienza con la versione struccante al riso.

Stavolta è il turno del sapone scrub alla ginestra :

E del sapone antiage ai frutti rossi :

La prima, primissima ed importante considerazione che voglio fare, va assolutamente a favore della fragranza di entrambi : il verde cubetto è profumato alla ginestra, fiore che amo particolarmente, e di cui ho ritrovato in pieno la sua naturale fragranza fiorita e mediterranea, mentre l’ambrato cubetto sfidante racchiude in sè tutta la dolcezza dei frutti rossi, trasportandoti all’istante in un bosco incantato pieno di fragranti cespugli carichi di piccoli frutti e bacche.
E’ innegabile che l’attenzione per le profumazioni sia davvero alta, l’impatto olfattivo è molto simile al vero ed incredibilmente intenso, riesce addirittura ad essere percepito nell’ambiente in cui è aperta la saponetta, cosa che in un certo senso mi ha fatto comprendere la scelta di proteggere con una pellicola in plastica la sua prorompenza, ma a questo punto la scatola in cartone risulta praticamente inutile, bella e con dettagli curati per carità, ma non sarebbe stato meglio applicare solo un’etichetta o stampare direttamente sulla plastica?

Scusa ma, ogni tanto, lo spirito della lamentela gratuita si impossessa del mio corpo, perciò già che siamo in ballo, io ti dico anche un’altra cosa che riguarda i colori di questi profumati mattoncini; sono pigmenti naturali e vegani, cosa che li rende universali oltre che bellissimi, però devi fare un po’ di attenzione durante il risciacquo a non lasciare residui sulla pelle, perchè la schiuma, seppur in maniera minore, tende a macchiare i tessuti.
Chiaramente, non è nulla che non possa essere risolto con un giro di lavatrice, sia chiaro, è giusto un avviso spassionato se per caso sei costantemente di fretta, così almeno puoi evitare di arrovellarti il cervello nel tentativo di capire, da dove diavolo arrivano quelle strisciate verdi sull’asciugamano bianco.

Già che abbiamo avviato la discussione sugli ingredienti, io passerei direttamente all’INCI :

Sapone scrub : cocos nucifera oil, aqua, sodium hidroxide, butyrospermum parkii butter, prunus amygdalus dulcis shell powder, corylus avellana shell powder, olea europaea oil*, potassium hydroxide, parfum, sodium phytate, CI 75810 (*= da agricoltura biologica).

Sapone anti age : cocos nucifera oil, aqua, sodium hydroxide, persea gratissima oil, vaccinium myrtillus fruit extract, glycerin, olea europaea oil*, gardenia florida extract, potassium hydroxide, parfum, sodium phytate, CI 75125 (*= da agricoltura biologica).

Le scatoline ci dicono che questi sono prodotti ottenuti dalla saponificazione dell’olio di cocco, ma nè io, nè te e tantomeno il the ci fidiamo se non vediamo!
Stavolta direi che possiamo fidarci, il primo ingredienti in ambo i casi è proprio l’olio di cocco (cocos nucifera oil), seguito dall’acqua che con la soda caustica e l’idrossido di potassio (sodium hidroxide, potassium hydroxide) permettono di dar vita a quella magia che poi regalerà al mondo dei meravigliosi saponi.
La formulazione del sapone scrub è arricchita da burro di karitè ed olio di oliva (butyrospermum parkii butter, olea europaea oil) mentre l’effetto levigante è possibile grazie alla presenza di polvere di gusci di mandorle e nocciole (prunus amygdalus dulcis shell powder, corylus avellana shell powder).
Nel sapone anti age troviamo invece l’olio di avocado e l’estratto di mirtillo (persea gratissima oil, vaccinium myrtillus fruit extract), entrambi preziosi per la salute e l’elasticità della pelle, ma non manca neppure la glicerina e l’estratto di gardenia (glycerin, gardenia florida extract), un fiore candido ed elegante dal profumo che inebria e rilassa i sensi.

Personalmente amo utilizzare le saponette, le amo in ogni modo ovviamente, ma le uso spesso anche per il viso e mi pare ovvio che anche le due protagoniste di oggi siano state destinate anche a questo uso, direi che un simpatico confronto può essere d’aiuto per capire come si comportano sulla pelle :

• Sapone anti age : mi sarebbe piaciuto che fosse un paladino della giovinezza, grazie al suo profumo voluttuoso ed alla schiuma incredibilmente ricca che produce, è una goduria utilizzarlo, ma purtroppo ho notato che per il viso (per il mio almeno…) non è adatto, tende a lucidare parecchio la zona T e non amo la sensazione di pelle che tira dopo essermi asciugata.
  Destinandolo alle mani la cosa non cambia molto, purtroppo ho notato che tende a seccarmi la pelle, perciò l’ho utilizzato principalmente per rinfrescarmi le ascelle durante il giorno o per un pediluvio caldo, rimane un delicato profumo che ho trovato molto gradevole;
• Sapone scrub : i pezzettini di mandorle e nocciole sono visibili nell’impasto, ma sono tritati molto finemente, quindi ho voluto mettere anche questo sapone alla prova sul viso. Direi che non ci siamo neppure in questo caso ahimè, l’effetto rebound con fiumi di sebo non riesce proprio a tener testa positivamente al profumo paradisiaco, per il viso non è decisamente approvato.
  Molto meglio invece come scrub corpo, essendo una saponetta grattuggiante si può agire localmente, inoltre la parte meccanica che va ad eliminare le cellule morte, non si scioglie e permette un massaggio prolungato. Devo dire che neppure lei riesce a superare indenne la prova “secchezza”, idratare le mani ed in generale la pelle dopo l’uso, è un obbligo.

Non voglio dire che il sapone debba essere “idratante”, stiamo comunque parlando di un prodotto a risciacquo la cui funzione è detergere, quindi tutto il contrario, ma di saponette ne ho usate tante fin’ora (e molte, molte, mooooooolte altre ne userò in futuro) e devo ammettere che, amaramente, questa è la prima volta in cui mi ritrovo costretta ad applicare immediatamente una crema, dopo essermi lavata le mani.
Fatico anche a comprendere perchè, visto e considerato che la composizione in entrambi i casi è ricca di oli e burri naturali, con la saponetta struccante al riso non ho avuto questi problemi, che possa dipendere dalle fragranze? Non mi stupirei se fosse questo il problema, visto come ho reagito al gusto melone dei nuovi addolcilabbra, ma questo non mitiga affatto la mia delusione, amo, adoro le profumazioni e ammetto di scrivere con sofferenza di queste performance non brillanti.

Esistono altre versioni di queste saponette che però non ho provato, le puoi trovare QUI ed il prezzo per 100 gr di prodotto è di 3,50 €, ma sai che puoi sempre aiutarmi a diventare la Trump d’Italia, usando il codice UNTHEPERTE, che ti regala uno sconto cumulabile con il programma fedeltà, ohhh yes!

Rimane in me un barlume di speranza soprattutto per la versione pesca ed albicocca, per caso tu l’hai provata? Sono l’unica ad aver notato questa strana reazione “seccante” della pelle, o qualcuo si unisce a me?

Grazie!
Francesca