Shampoo al carbone vegetale : SADZA SOAP

Shampoo al carbone vegetale : SADZA SOAP 6


Francesca : io ci sono rimasta un po’ così comunque, non mi è piaciuto…

Claudia : aspetta!! Ho avuto un flash, immagina di parlare della befana che porta il carbone ai bimbi cattivi, in questo caso invece ti punisce con lo shampoo al carbone!

Francesca : hahahahah in effetti hai ragione! Ma non posso aspettare a parlarne così tanto, queste sono informazioni che vanno condivise, per il bene della cute di tutti.

E poi io non sono una bambina cattiva.
Bambina si, ma cattiva è un parolone, diciamo che mi scappa qualche vaff e caz, ma non credo che questo mi porti automaticamente ad essere segnalata nel libro dei cattivi.

Ad ogni modo, cattiva o meno, non posso di certo esimermi dal ringraziare Claudia, che mi sopporta e supporta in tutti i miei momenti di delirio infernale in stile “signore iddio ma tu guarda dove sono andata a buttare soldi“.

E se speravi che questa fosse una introduzione generica, che cambia volto quando inizio a parlarti del prodotto in questione, beh temo che rimarrai delusa, almeno tanto quanto lo sono rimasta io, dopo aver iniziato ad usare lo shampoo al carbone di Sadza Soap, allegra azienda Polacca che ha scelto un accostamento di colori unico e di sicuro effetto per i propri prodotti, un po’ come dei fusti di scorie radioattive, di sicuro in mezzo agli altri li noti 😀

Naturalmente, se ti chiami soap, già parti con dei punti di vantaggio nella mia scala di preferenza, sapere poi che sei un prodotto incredibilmente delicato, al punto da essere consigliato addirittura per i bambini, di certo non può che renderti particolarmente interessante agli occhi della mia cute sensibile.
Non contento di tutto ciò, aggiungiamoci anche che il carbone è purificante e la formulazione arricchita dovrebbe detergere rispettosamente ma profondamente la cute, anche con lavaggi frequenti, garantendo nel contempo il giusto grado di idratazione, rigenerando i capelli.

Dovrebbe.

E potrei chiudere qui l’articolo dicendoti semplicemente : dovrebbe, ma non lo fa.

Però ti lascerei con dei dubbi, e non mi sembra davvero educato iniziare qualcosa per poi lasciare tutto a metà.
Quindi armati di pazienza perchè ho davvero bisogno di raccontarti tutta la mia nera storia, così che tu possa comprendere ed eventualmente anche sostenermi nella tristezza, che inevitabilmente mi avviluppa da mesi.

Tutto quello che ti ho scritto, sostanzialmente, è stato il motivo scatenante per cui ho scelto di provare questo shampoo, io ho la cute grassa ma anche sensibile e soggetta a repentini cambiamenti d’umore, non è raro che un giorno sia grassa e quello dopo secca, perciò un prodotto che rispetta il naturale equilibrio, ma contemporaneamente va a purificare con delicatezza, mi sembrava perfetto per me.

Poi stiamo parlando di uno shampoo completamente nero, e vuoi che la mia anima gotico-dark non si sia risvegliata di colpo, in tutto il tuo cupo splendore?

L’effetto scenico è di sicuro impatto, su questo non posso dire nulla, tra tutti i colori di shampoo esistenti, di sicuro questo è il più singolare, originale ed attraente, soprattutto se consideri il fatto che la schiuma che produce è comunque bianca, sicchè va a creare un contrasto così inusuale, che è davvero difficile non lasciarsi trasportare almeno un pochino.

Ora che ti ho elencato l’unica nota positiva che ho riscontrato, direi che posso tranquillamente accompagnarti nel sentiero della perdizione, raccontandoti tutto il resto.
Partirò dalla questione meno invadente, ovvero la fragranza; io lo considero spesso il male minore, perchè se è vero che un buon profumo può farmi amare un prodotto, sono sempre le sue performance a farmelo poi promuovere o bocciare, perciò non ho dato troppa importanza all’odore piuttosto neutro di sapone liquido industriale che ha, anche e soprattutto perchè non contiene profumi di alcun tipo, questo abbatte di brutto la presenza di allergeni e, quindi, anche la possibilità di irritazioni.

Perciò ci sta, la profumazione non è il massimo, ma non è neppure il suo problema peggiore.

Veniamo all’annosa questione dell’utilizzo : puro o diluito?

Come ben sai, io sono una persona completamente e consapevolmente anomala, non pretendo di dare alcun consiglio saggio o professionale, la mia è l’esperienza media che qualsiasi consumatore (con problemi, dai, ammettiamolo) potrebbe fare.
Questo significa che quando uso un nuovo shampoo (grazie all’esperienza che ho acquisito in anni e anni di -non- studi 😀 ) procedo sempre per gradi, partendo dall’uso puro e diluendo mano a mano, fino ad ottenere il miglior risultato, che ti ricordo deve essere calibrato in base a che tipo di cute ha scelto di essere la mia in quel momento.
E così ho fatto anche stavolta.
Sono partita da puro, ho diluito pochino, diluito poco, diluito medio, diluito medio abbondante, diluito abbastanza, diluito abbastanza tanto, diluito tanto, diluito tantissimo, diluito molto tantissimo.
Ci mancava solo che mi lavassi solo con l’acqua, ed avevo provato ogni singola e possibile combinazione.

Il risultato?

No.

Ma no nella maniera più totale e assoluta.

Innanzitutto, in qualsiasi modo io lo abbia diluito, ha sempre fatto una fatica atroce a sciacquarsi, il carbone si deposita sulla cute e ti garantisco che servono quantità abominevoli di acqua per poter liberare i capelli (perciò già possiamo salutare tutti i benefici dello scegliere un prodotto ecobio), e io li ho anche tristi e sottili, non oso immaginare come può comportarsi con quelle belle teste folte e ricche di vigorosi fusti.
Sta cosa già mi aveva lasciata molto perplessa sin dall’inizio, ma dopo il risciacquo, i capelli vanno asciugati ed è lì che viene il bello.

Anzi, il brutto.

Perchè, naturalmente, i capelli li lavi quando sono sporchi e, credo giustamente, quando li asciughi ti aspetti di avere una fluente chioma pulita.

Niente di tutto ciò è accaduto con questo shampoo, io ero lì felice e gioiosa che mi phonavo sperando in nere magie di carbone, ma l’unica cosa che ho ottenuto erano capelli opachi, pesanti, stopposi, sembrava quasi che non li avessi lavati.
Ho voluto dare tante, tantissime occasioni a questo prodotto, nella speranza che potesse migliorare col tempo, che la mia cute fosse solo spaventata dal nero, o che l’acqua in bagno si fosse tramutata in vino ma nulla ha cambiato il risultato, dopo il lavaggio i capelli non sono mai stati belli lucenti e vaporosi come avrei voluto.

Qualora non ti bastasse, devo anche comunicarti che, sempre durante gli ettolitri di risciacquo, è possibile che qualche residuo rimanga comunque sulla cute, cosa che noterai se per caso ti gratti la testa o ti pettini con una spazzola di colore chiaro, è brutto da dire ma a è me capitato praticamente ogni volta, quindi penso sia importante da comunicare, perchè io ho i capelli scuri, ma metti che su quelli biondi si vede una riga nera tipo pennarello indelebile punta a scalpello?
Per carità, potrebbe essere una nuova moda, una decolorazione al contrario, ma a mio avviso è una cosa che vale la pena segnalare.

Io direi di passare ora all’INCI, che non è neppure così male, motivo per cui sappi che sono doppiamente triste per questo mio fallimento capillare :

aqua, decyl glucoside, lauryl betaine, sodium chloride, xanthan gum, phenoxyethanol, aloe barbadensis, citric acid, benzoic acid, dehydroacetic acid, activated charcoal.

L’etichetta recita che si tratta di un detergente 100% naturale con più del 70% di ingredienti biologici, io non vedo asterischi o indicazioni di sorta, quindi quali siano biologici, non è dato saperlo.

Ha una formulazione piuttosto semplice e contenuta, a base di acqua e tensioattivi (decyl glucoside, lauryl betaine), ad addensare la base rendendola un gel di media corposità ci pensa il sale e la gomma xantana (sodium chloride, xanthan gum), mentre come antifungino e antimicrobico c’è il phenoxyethanol, insieme al benzoic acid e dehydroacetic acid che fungono invece da conservanti.
Troviamo successivamente anche la presenza dell’aloe (aloe barbadensis) e a chiudere la lista di ingredienti, il carbone attivo (activated charcoal).

Non c’è granchè da dire, credo, sulla composizione del prodotto che non presenta chissà quali fronzoli ma di cui, ti garantisco, io non riesco veramente a comprendere le performance, se di performance si può parlare visto cosa mi rimaneva in testa.
Lo shampoo per me non è facile da gestire, non avere i capelli decisi verso una scelta univoca di tipologia, mi impedisce di affidarmi ad occhi chiusi ad un’unica versione, ma a giudicare dalle premesse credevo che questo sarebbe stato adatto, al limite si sarebbe ridotto ad essere semplicemente uno shampoo senza infamia e senza lode.

Il problema è che qui, a fine confezione, ancora non si è presentata la lode…..

Tra l’altro, non stiamo neppure parlando di un prodottino esattamente economico, visto che la confezione da 250 ml costa la bellezza di 14,90 € (QUI trovi la scheda completa del prodotto, se ti interessa approfondire), grazie al cielo ho usufruito in combo di programma fedeltà ed affiliazione o mi starei ancora prendendo a cinghiate.
Chiaramente questa è una esperienza personale, se hai usato prodotti simili in passato o semplicemente sei curiosa, puoi comunque arricchirmi orribilmente usando il codice UNTHEPERTE, ed acquistare lo shampoo in questione con uno sconto aggiuntivo al programma fedeltà.

Il carbone ormai è entrato di diritto tra gli ingredienti più chiacchierati in ambito cosmetico, lo si trova in maschere, scrub, saponi e prodotti sbiancanti per i denti, io ammetto che ho riposte parecchie speranze in questo oscuro detergente, ma nonostante abbia provato in mille e più modi, non sono mai riuscita ad ottenere un risultato accettabile.
Ed ho controllato la scadenza : Maggio 2019, quindi no, non posso neppure aggrapparmi ad eventuali avarìe da scadenza.

Ma soltanto io ho sofferto così? Dimmi che l’hai provato anche tu e in qualche modo fatato, sei riuscita ad avere capelli meravigliosi che rimangono puliti un mese, ti prego….

Grazie,
Francesca

 


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6 commenti su “Shampoo al carbone vegetale : SADZA SOAP

    • Shampoo al carbone vegetale : SADZA SOAP Francesca L'autore dell'articolo

      Perchè non si risciacqua Claudia, credimi, tu puoi anche prendere l’idropulitrice o farti lo shampoo all’autolavaggio ma NON VA VIA!!! cioè non so se è la mia cute adesiva o cosa, ma non c’è verso proprio di liberarsene del tutto 🙁

  • Shampoo al carbone vegetale : SADZA SOAP Stardust

    Come al solito sono morta Fra 😂😂💚sei fantastica non mi stancherò mai di leggerti!! porca miseria non ha nemmeno un prezzo basso….niente da fare scorie nucleari bocciate 😅😅

    • Shampoo al carbone vegetale : SADZA SOAP Francesca L'autore dell'articolo

      l’unica cosa bassa era il mio morale, e anche i calci sugli stinchi che avrei distribuito con gioia quando mi sono vista allo specchio….
      La delusione è stata tanta anche e soprattutto per quello, mi aspettavo cose fantastellari e mitiche da un prodotto così costoso, ma l’unica cosa che ho recuperato erano le unghie nere se mi grattavo la testa, manco mi fossi piantata na serie di ciclamini in fronte!!!!

  • Shampoo al carbone vegetale : SADZA SOAP stravagaria

    Non, non l’ho provato e non lo proverò. Che terribile fastidio gli shampoo che lasciano i capelli stopposi, roba da farti venire voglia di aggredire qualcuno. Non te, eh!

    • Shampoo al carbone vegetale : SADZA SOAP Francesca L'autore dell'articolo

      Purtroppo la sensazione omicida è salita alle stelle pure a me, ma si può che appena lavati i capelli son più opachi di prima????
      Voglio sperare che sia soltanto un caso isolato, perchè uno shampoo non shampante non me lo spiego proprio 🙁