VISAGE A TROIS #6 Maschera peel off ai frutti rossi e Maschera in crema alla mandorla : PUROBIO

VISAGE A TROIS #6 Maschera peel off ai frutti rossi e Maschera in crema alla mandorla : PUROBIO 2


“Albert non crederai mai a cosa mi è successo!!!”
Lady Francine (interpretata da me) era così entusiasta che a stento riusciva a rimanere nella posa composta che si addice ad una Milady, si avvicinò ad Albert il suo fidato maggiordomo, saltellando dalla felicità.

“Sono tutto orecchi Milady.”
Albert conosceva molto bene Lady Francine e intuiva già cosa le avrebbe detto, del resto non sarebbe stato difficile immaginarlo visto che c’erano tre tazze già pronte ad accogliere il suo miglior the, sul tavolino del patio.

“Hanno accettato il mio invito Albert, Olivia e Miranda (interpretate dalle maschere puroBio) verranno qui nel pomeriggio. Abbiamo chiacchierato molto alla raccolta fondi dei Langston e si sono dette entusiaste delle mie idee in campo di coltivazione sostenibile, vorrei far vedere loro la serra che abbiamo nel parco ed il sistema di recupero delle acque, non ti sembra grandioso?”.
Anche una lady può avere a cuore questioni meno frivole di balli ed abiti, e le sue due nuove amiche potevano essere proprio la compagnia di cui Lady Francine necessitava per sentirsi realizzata.

Riusciranno a far colpo su quella che è solo all’apparenza la sua dura corazza?

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Non indugiamo oltre, oggi ti parlerò non di una ma bensì di due referenze viso sparate sul mercato qualche tempo indefinito fa da PuroBio, che fino a qualche mese addietro risultava essere molto affermato nel campo del make up ecobio, ed ha scelto di diversificare la sua proposta integrando una linea destinata alla pelle.
Ora molti altri prodotti si sono aggiunti alla cura del viso, ma a dare il la sono state le maschere viso proposte in versione monodose sia per le pelli grasse che secche.

Ma non solo.

PuroBio ci ha concesso l’opportunità di scegliere anche la sensorialità del prodotto, offrendo, per la medesima tipologia di viso, sia una versione in crema già pronta all’uso, che una peel-off in polvere da miscelare con acqua o idrolato.

E non è ancora tutto.

Delle maschere è possibile scegliere anche la fragranza, in questo modo un gesto semplice come prendersi cura della pelle può diventare non soltanto un trattamento utile, ma anche una vera e propria coccola da concederci ogni volta che abbiamo bisogno di ritagliarci un momento da dedicare integralmente al nostro benessere.

Eccole qui in tutto il loro splendore.

Io ho scelto per la mia mista/grassa e sicuramente indecisa pelle la versione alla mandorla per la maschera in crema, e la versione ai frutti rossi per la maschera peel-off.

Non è una novità che io prediliga i prodotti in crema o comunque quelli che siano miscelabili ma rimangano fedeli alla loro cremosità, però avevo avuto una piacevole emozione nell’utilizzare la peel-off di Secrets des Fees, quindi ho scelto di concedere una opportunità anche a questa proposta di PuroBio.

E vorrei iniziare a parlarti proprio di lei, “la rossa”.

In realtà non è affatto rossa, è una polvere finissima di una tonalità malva chiaro che mi è piaciuta davvero moltissimo, ho scelto di miscelarla poco alla volta con acqua tiepida, è una operazione che in realtà non va fatta con troppa calma perchè il composto tende a rassodarsi piuttosto rapidamente quindi, se vuoi poterla applicare sul viso agevolmente, tocca darsi una mossa.
Direi che questa è sostanzialmente la parte che non amo delle maschere peel-off, mi piace moltissimo prendermi cura del viso con le maschere e mi auto-infliggerò i peggio insulti perchè non sempre trovo il tempo e la voglia per farlo adeguatamente, ma quando succede voglio poter gestire a mio piacimento tutto il rituale senza sentirmi obbligata a fare in fretta.
Ma questa maschera va trattata così o rimarrà attaccata al contenitore anzichè offrirti i suoi servigi sulla faccia.

Una bustina è sufficiente per viso e collo, crea uno strato generoso che ne facilita poi la rimozione che avviene senza stress o strappi, ci sono video in giro per il mondo di gente che urla all’eliminazione di certe peel-off fatte non so, forse con l’attack, quindi ti assicuro che non è affatto scontato poterla togliere senza intoppi e sofferenze.
Come ti ho scritto qualche riga più in sù considera che si solidifica piuttosto rapidamente, io ho preferito applicarla con le dita per comodità e rapidità ma se hai più manualità di me (e ci vuole davvero pochissimo) sarà perfetto anche un pennello.
In un certo senso può essere un vantaggio questa sua rapida compattezza, la applichi e nel giro di un paio di minuti è soda e ancorata al tuo viso, quindi puoi tranquillamente dimenticarti di averla e rilassarti.

Sarebbe comunque auspicabile non andare a chiacchierare in giardino con i vicini, o recuperare pacchetti e posta al cancello con il viso dello stesso colore di una stecca di cioccolato Milka, ma naturalmente sentiti libera di mostrarti al mondo nel colore che più ti rappresenta.

L’effetto che ho ottenuto non è decisamente “wow”, lascia la pelle sicuramente morbida, idratata e benchè sia destinata alla pelle grassa non la va a seccare, penso abbia del potenziale sul medio lungo periodo ma sono necessarie decisamente più applicazioni per poter iniziare ad avere un visibile miglioramento dell’aspetto generale della pelle.

Prima di dare uno sguardo all’INCI devo segnalare che il profumo è un paradiso, dolce ma non stucchevole, una fragranza deliziosa di yogurt ai frutti di bosco tutt’altro che artificiale, ho gradito molto il fatto che benchè si percepissero chiaramente le note fruttate non fosse comunque qualcosa di eccessivamente intenso, cosa che la mia pellaccia (quando decide lei) sensibile, ha particolarmente apprezzato.

solum diatomeae, algin, oryza sativa starch*, calcium sulfate, caprylic/capric triglyceride, xanthan gum, silt, sodium hyaluronate, helianthus annuus seed oil*, camellia sinensis leaf extract*, glycyrrhiza glabra root extract*, parfum, gluconolactone, tetrasodium pyrophosphate, limonene, tocopherol, zinc lactate, CI 77742 (*= da agricoltura biologica)

Le diatomee (solum diatomeae) sono una eredità preziosa che viene da tempi mooooooolto lontani, ti basti sapere che una volta erano alghe, ora sono l’elemento portante di questa maschera insieme agli alginati (algin) di cui senz’altro hai sentito parlare quando sono uscite le maschere de La Saponaria forse due edizioni fa del Sana? Non ricordo….

Ad ogno modo successivamente possiamo trovare anche l’amido di riso (oryza sativa starch) e poi lui, il limo (silt) che mi sembra di aver incontrato in qualche altro prodotto cosmetico di cui ignoro le possibili qualità, ma nessuno toglierà dalla mia mente l’immagine di qualche Egiziano del tempo dei faraoni che scava limo e lo utilizza per fertilizzare.

Dopo il limo potevamo forse dimenticarci di fornire un po’ di rinnovamento ed idratazione alla pelle con l’acido ialuronico (sodium hyaluronate)? Ovvio che no! E non lasciamo fuori nemmelo l’olio di girasole, l’estratto di the e di liquirizia (helianthus annuus seed oil, camellia sinensis leaf extract, glycyrrhiza glabra root extract).

Una bustina di prodotto contiene 13 grammi di polvere ed ha un costo di 3.90 €, if you want la puoi acquistare cliccando QUI.

La consiglierei? Beh a me la faccia immobile di gomma non fa impazzire durante il tempo di posa, ma non è così male e credo che un utilizzo costante possa regalare una certa luminosità, compattezza e anche un discreto controllo del sebo se inserita in una skin care adeguata.

Ora passiamo invece alla versione che ho preferito tra le due, quella cremosa alle mandorle, e direi che possiamo immediatamente buttarci a capofitto verificando le differenze dei due INCI.

aqua, citrus aurantium dulcis flower water*, glyceryl stearate, hydrogenated sunflower seed oil polyglyceryl-3 esters, glycerin, silt, parfum, sodium hyaluronate, vitis vinifera fuit extract, camellia sinensis leaf extract*, glycyrrhiza glabra root extract*, boswellia serrata resin extract, zingiber officinale root extract, benzyl alcohol, ceteryl alcohol, hydrogenated sunflower seed oil glyceryl esters, tocopheryl acetate, zinc lactate, xanthan gum, sodium stearoyl lactylate, caprylic/capric triglyceride, lactic acid, sodium benzoate, potassium sorbate, limonene, citral, linalool. (*= da agricoltura biologica)

Balza subito all’occhio la differenza in termini di quantità di ingredienti che compongono la formula, uno su tutti l’acqua (insieme agli inevitabili conservanti a fine lista) che campeggia al primo posto come nella maggior parte dei prodotti cremosi.
Non è sola comunque lì in vetta, le fa buona compagnia l’idrolato di arancio dolce (citrus aurantium dulcis flower water) da provenienza biologica, in verità non molti ingredienti sono biologici e bene o male sono gli stessi per entrambi i prodotti, infatti anche qui troviamo l’estratto di the e liquirizia (camellia sinensis leaf extract, glycyrrhiza glabra root extract), il limo e  l’acido ialuronico (silt, sodium hyaluronate) a cui si aggiungono anche l’estratto d’uva (vitis vinifera fuit extract) un interessante antiossidante per le pelli mature, oltre a zenzero e resina di incenso (zingiber officinale root extract, boswellia serrata resin extract).

E’ una crema di media densità color nocciola chiaro con una profumazione inebriante, dolce come il caramello caldo e confortante come assaporare del cioccolato fondente con mandorle tostate mentre ascolti, spiaggiata sul divano avvolta da una coperta, del meraviglioso smooth jazz.
Mi è piaciuta molto, le profumazioni dolci sono difficili e spesso piuttosto banali, ma questa ha fatto breccia nel mio cuore.

E nel mio naso.

Ovviamente la facilità di applicazione e di tutt’altro genere rispetto alla peel-off, si massaggia con tranquillità sulla pelle ed è morbida come una coccola, una bustina è sufficiente per tutto il viso mentre se la usi solamente per la zona T potresti arrivare a fare due applicazioni, sempre tenendo conto che il prodotto residuo va conservato correttamente ed utilizzato non dopo 4 anni…
L’ho tenuta in posa circa 15 minuti e ho notato che in alcuni punti iniziava un tantino ad asciugarsi, ma non arriva comunque ai livelli delle argille pure o delle peel-off chiaramente.
L’azienda suggerisce di eliminare la maggior parte della maschera e di massaggiare fino ad assorbimento il residuo, io ci ho provato ma percepivo una sensazione piuttosto fastidiosa di pelle appesantita, così ho deciso di konjaccarmi (alias asportare con la fidata spugna konjac) del tutto la maschera dal viso e sciacquare, operazione seguita da tonico e crema come d’abitudine.

Ammetto che a prima vista l’effetto con Miranda è stato più concreto, un bel risultato luminoso e mat insieme ad buon controllo dei pori che mi fa pensare a questo come ad un prodotto che può offrire grandi soddisfazioni con la giusta costanza, mi è piaciuto molto e dal profumo alla morbidezza della pelle è stato un trattamento gradevolissimo che rifarei seduta stante.

Se ti interessa questa maschera ma la mandorla non ti sconfinfera, sappi che esiste anche nella versione banana ed uva verde, sempre in bustina da 10 ml al prezzo di € 3,90 come la sorella peel-off e se ti vuoi catapultare subito nello shopping basta PIGIARE e verrai eiettata nella pagina del negozio, ovvio che volendo risparmiare un pochino puoi inserire anche il codice affiliato UNTHECONTE che mi renderà di una ricchezza smodata, as usual 😉

I formati monodose sono un aspetto piuttosto “caldo” nel panorama ecobio, c’è chi li demonizza, chi non potrebbe mai farne a meno, io non amo estremizzare in nessun campo e mi pongo quasi sempre nel mezzo, di sicuro sarà difficile che mi riempia casa di sole bustine ma dopo aver avuto un interessante scambio di informazioni con Setarè dopo aver parlato della loro maschera purificante, ho compreso che in alcuni casi le dosi singole sono una necessità per la corretta conservazione del prodotto.

Ok, ci sono sempre i conservanti per quello, ma io non sono nessuno per mettermi a discutere di quanto, come e perchè sia più corretto usare del prodotto fresco ad ogni applicazione, sappi che al di là delle bustine, avrò sempre e comunque anche tubi e vasetti nei quali piantare con infinito ardore le mie falangi 😀

Ciao!
Francesca


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2 commenti su “VISAGE A TROIS #6 Maschera peel off ai frutti rossi e Maschera in crema alla mandorla : PUROBIO

    • VISAGE A TROIS #6 Maschera peel off ai frutti rossi e Maschera in crema alla mandorla : PUROBIO Francesca L'autore dell'articolo

      Quella in crema è piaciuta di più anche a me, penso che con i prossimi acquisti proverò anche le altre fragranze…. Ci sono entrambe anche per la pelle secca se non ricordo male, mi hanno incuriosita perchè non ho mai provato niente di make up del marchio e conoscendomi non sarei per niente affidabile in quel campo 😐