Sapone liquido banana e maracuja : LaQ

Sapone liquido banana e maracuja : LaQ 2


Direi che in questo periodo gli articoli sui saponi mani si sprecano, sappiamo bene tutti che è una buona abitudine detergersi adeguatamente, ma la recente pandemia ha innalzato il livello di attenzione al punto che sono spuntati come funghi tutorial su come lavarsi le mani.

Soprassiederò sulla necessità di specificare con un video dedicato, che mostrare da lontano l’acqua alla pelle non è decisamente un gesto utile per debellare sporcizia, batteri, virus e altre cosacce brutte che ci si possono attaccare addosso.

Tuttavia oggi vorrei comunque parlarti di due saponi liquidi che ho acquistato tempo fa, complice il piccolo prezzo e la necessità di avere un nuovo dispenser da sostituire a quello rotto che avevo in bagno, ho trovato queste due versioni dai profumi fruttati e particolari che hanno una confezione davvero carina ma anche solida, cosa che mi permetterà di riempirli con le ricariche per taaaaaaaaaaaaaanto tempo.

E poi hanno una grafica decisamente imbattibile :

Difficile resistere ad una donna gatto versione rockabilly ed una (completamente fuori stagione oggi…) a tema natalizio, di cui non penso ti stupirai se hai letto qualcos’altro del blog, la stagionalità e le imposizioni di moda non attecchiscono particolarmente bene qui nel salotto del the.
So che ha poco senso affidarsi all’estetica quando si tratta di cosmesi, non è di certo un prodotto che devi indossare come un abito, però credo sia ipocrita ammettere che il packaging e la cura dei dettagli non influenzino almeno in parte i nostri acquisti.

E poi a me piace ad esempio che l’erogatore sia piatto e grande, così puoi premerlo facilmente anche con le mani umide, oppure con il polso, l’avambraccio, la fronte o una caviglia se non vuoi toccare con le mani (che poi ti lavi) la pompetta.

Le confezioni sono da 300 ml, generose ma compatte così da potersi adagiare con colorata gioia anche nei bagni meno spaziosi, senza costringerti a sfoderare il meglio del tuo equilibrismo per farci stare tutto.
Considera che io sono una persona generalmente da 500 ml, perciò so bene di cosa parlo in termini di incastro perfetto per sfruttare ogni millimetro di mensole & co.

Devo ammettere che mi sono durati anche parecchio, se noti dalla foto l’altezza della pompetta è piuttosto limitata, questo significa che viene erogato meno prodotto del solito, ma col tempo ho imparato che è esattamente la quantità necessaria per lavarsi le mani senza sprechi, due dosi a mio avviso sono eccessive, ma lascio alla tua sensorialità la scelta di quanto prodotto e quanta schiuma desideri avere fra le mani.

Visto che ci siamo io affronterei anche subito il fattore “produzione schiuma”, croce e delizia di chi ama la sofficità ma cerca di essere anche attento all’ambiente visto che ormai dovremmo aver imparato che riversarare a casaccio e in quantità industriali tensioattivi nei mari ci farà decisamente male, fra i due direi che a produrne maggiormente è la versione al maracuja che ho notato avere una consistenza in gel meno densa che si lavora quindi più facilmente con un po’ d’acqua, permettendoti di ottenere come risultato una schiuma vaporosa e morbida.
Ci tengo però a specificare che siamo sempre e comunque molto lontani da quella schiuma modello “esplosione di macchina per lo zucchero filato” che offrono i saponi della grande distribuzione, direi che questo si attesta nella media dei prodotti ecobio in quanto a schiumosità, pur non essendo certificato.

Il sapone alla banana ha sempre una texture in gel semi trasparente e perlaceo come il maracuja, ma è leggermente più compatta, perciò emulsionandolo con l’acqua si ottiene praticamente pochissima schiuma che lascia spazio ad una detersione più cremosa che io ho trovato davvero una coccola deliziosa per la pelle, soprattutto nei momenti di intensa secchezza da gel igienizzante al plutonio.

Catapultiamoci ora a dare una occhiata ai rispettivi INCI, partendo da quello alla banana visto che è stato il primo a terminare :

Aqua, vegetable glycerin, sodium lauroyl methyl isethionate, cocamidopropyl betaine, sodium methyl oleoyl taurate, lauryl glucoside, coco-glucoside, musa sapientum fruit extract, linum sativum seed extract, avena sativa kernel extract, oryza sativa lac extract, guar hydroxypropyltrimonium chloride, citric acid, potassium sorbate, sodium benzoate, parfum, benzil salicilate, geraniol, hydroxycitronellal, limonene.

Come ti ho anticipato qualche riga più in su, non siamo di fronte ad un prodotto ecobio certificato, però l’azienda in etichetta ci segnala che più del 98% degli ingredienti sono naturali o con un basso grado di lavorazione, ora io non ho mai avuto la pretesa di insegnare niente a nessuno, specie perchè non ne avrei nessuna competenza, ecco perchè ci sono gli INCI, un bel menù in cui sei tu a leggere e scegliere se ti sta bene o meno acquistare ed utilizzare un prodotto, oppure quali compromessi puoi accettare e che cosa invece assolutamente non deve entrare in casa tua, per i prodotti a risciacquo ammetto di non essere una persona incredibilmente inflessibile e per quanto mi riguarda entrambi i saponi hanno una formulazione efficace e delicata sulle mie mani.

Dalla lista puoi vedere una presenza davvero importante di glicerina vegetale (vegetable glycerin), in effetti ho sempre avuto della mani gradevolmente idratate con l’uso di questo sapone, ovviamente i tensioattivi non mancano e li puoi vedere con tutti i loro nomi parzialmente impronunciabili (sodium lauroyl methyl isethionate, cocamidopropyl betaine, sodium methyl oleoyl taurate, lauryl glucoside, coco-glucoside), per un detergente a risciacquo sono indispensabili altrimenti a chi lasciamo l’onere di eliminare lo sporco dalla pelle? Sono però tutti considerati accettabili sia in termini di delicatezza, che di tollerabilità ambientale offrendo una buona biodegradabilità, i pesci ti vedono sappilo.

Subito dopo è presente l’estratto di banana (musa sapientum fruit extract), come sempre apprezzo moltissimo la coerenza tra etichetta e formulazione, è vero che verso la fine è presente anche il profumo, ma considero un atto di correttezza verso il consumatore il fatto che ci sia davvero ciò che viene pubblicizzato nel prodotto, specie se non è solamente una infima traccia dopo i conservanti.
E poi la banana è buona, ricca di elementi preziosi per l’organismo ed apprezzata anche in cosmesi per la sua azione nutriente.

Ed è anche il frutto dell’amor, quindi non serve aggiungere altro.

L’azienda ha invece scelto di arricchire questo sapone aggiungendo gli estratti di lino, avena e riso (linum sativum seed extract, avena sativa kernel extract, oryza sativa lac extract), tutti ingredienti lenitivi e preziosi che molto probabilmente già conosci per le svariate proprietà che offrono, prendendosi tutto lo spazio che meritano anche nella cura dei capelli stressati e delle pelli particolarmente fragili, come quelle dei bambini.

Ora è il turno del maracuja e ringrazio tanto, ma proprio tanto dal profondo dell’anima, chi ha scelto di piazzare una etichezza gigantesca proprio sopra l’INCI, che non sono riuscita a levar via manco consumandomi le unghie grattando 😐 ne puoi apprezzare gli artistici residui misto colla nella foto sottostante :

acqua, sodium lauroyl methyl isethionate, cocamidopropyl betaine, sodium methyl oleoyl taurate, lauryl glucoside, coco-glucoside, glycerin, passiflora incarnata fruit extract, linum sativum extract, avena sativa kernel extract, oryza sativa lac extract, aloe barbedensis extract, althaea officinalis extract, chamomilla recutita extract, guar hydroxypropyltrimonium chloride, citric acid, potassium sorbate, sodium benzoate, parfum.

In termini di tensioattivi la formulazione è pressochè la stessa, quindi vale come sopra il rispetto di pelle ed ambiente, in questo caso però la glicerina è stata inserita successivamente ed ignoro se anche questa scelta possa essere la motivazione che rende il sapone maracuja più fluido e di maggior schiumosità.
Ovviamente anche in questo caso c’è davvero l’estratto di maracuja fra gli ingredienti (passiflora incarnata fruit extract) e sono stati integrati anche gli estratti di lino, avena ed orzo come nel fratello alla banana (linum sativum extract, avena sativa kernel extract, oryza sativa lac extract) che non sono stati lasciati soli ad adempiere ai compiti di protezione ed idratazione visto che possiamo trovare nell’immediata sequenza anche aloe, altea e camomilla (aloe barbedensis extract, althaea officinalis extract, chamomilla recutita extract).
Sul fatto che l’aloe sia una panacea per quasi tutti i problemi della pelle già lo sappiamo, l’altea combina una azione idratante e protettiva di cui beneficia l’elasticità della pelle e le proprietà lenitive, addolcenti e gentili della camomilla vanno ad arricchire ulteriormente il tutto.

Io l’ho acquistato QUI, ti lascio il link della versione alla banana perchè ovviamente l’altra natalizia non c’è in questo periodo, nel mondo ci sono persone serie a differenza della qui presente me medesima, segnalo che i prezzi sono leggermente diversi, ma per pochi centesimi infatti il flacone da 300 ml alla banana costa 2,60 € mentre quello al maracuja costa € 2,81.
Il link sopra ti porterà diretta nel mondo Makeup.it, è un sito da cui non compro spesso in realtà, ci sono capitata per sbaglio una infinità di tempo fa perchè avevo bisogno di un paio di cose che avevo terminato, ma disponevo di un budget davvero ridicolo quindi non potevo affidarmi ai noti marchi ecobio, perciò mi sono incamminata nei gironi danteschi di questa sorta di gigantesca profumeria dove puoi trovare tutti i marchi famosi ma anche moltissime proposte russe, polacche e di altra provenienza, ovviamente ha una gestione tutt’altro che oculata nel controllo degli ingredienti perciò non aspettarti la cura che hanno gli shop e le bioprofumerie nostrane nella selezione, qui non puoi acquistare ad occhi chiusi se hai delle preferenze per ciò che utilizzi, io ci ho perso le ore e nella sezione “organic” non sono mancati i prodotti che conteneva siliconi ad esempio, però se ti armi di pazienza e controlli ogni singolo componente ti può capitare fra le mani qualche piccola perla come questi due saponi.

Quasi dimenticavo la parte più goduriosa e forse rilevante di tutto l’articolo : il profumo!

Sono rimasta quasi sconvolta dall’incredibile naturalezza pari al vero di entrambe le fragranze, banana è esattamente zuccherina, dolce ed aromatica come il frutto maturo mentre maracuja ha tutta la freschezza acidula ed esoticadi questo frutto che fa subito estate, se ami le profumazioni “veritiere” queste sapranno senz’altro soddisfarti, tra l’altro rimangono anche discretamente sulla pelle dopo il risciacquo trasportandoti in una spiaggia al tramonto mentre sorseggi un cocktail decorato da ombrellini, direttamente da un ananas, e il tutto senza nemmeno fare le valigie 😉

Ciao!
Francesca


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