VISAGE A TROIS #8 : Maschera purificante canapa, carciofo e tarassaco - ESSERE

VISAGE A TROIS #8 : Maschera purificante canapa, carciofo e tarassaco – ESSERE 4


“Oggi mi sento particolarmente gioiosa Albert, ho scoperto di avere molto in comune con un giovane della magione di Bresha che ho conosciuto al mercato!” Lady Francine (interpretata da me), nonostante i titoli conduceva una vita semplice e concreta, basando le proprie amicizie e prefenze più sulle emozioni che sulla banale convenienza.

Per questo quando ha conosciuto Archibald (interpretato dalla maschera purificante Essere), ha subito percepito l’armonia che condividevano, rendendoli rapidamente una affiatata e fedele coppia legata da un profondo rispetto.

Ed oggi scopriremo la loro storia.

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Amo in maniera pesante i prodotti viso, probabilmente in termini di quantità sono la percentuale maggiore che acquisto ed uso, anche se riesce forse a trasparire poco dal blog perchè non ne parlo con continuità e quando capita tendo a dedicarmi più ai detergenti a discapito degli altri trattamenti correlati, ma le maschere sono uno di quei prodotti che mi piace sempre provare, cambiare e sperimentare.

Una maschera per me rappresenta quell’apostrofo rosa fra le parole : mi rilasso.

Ed è così rilassante, che l’apostrofo manco si vede.

Oggi vorrei invece dedicare del meritato spazio ad una maschera davvero interessante, che non ero riuscita ad apprezzare immediatamente ma che, come accade nelle migliori storie d’amore, aveva solamente bisogno di un po’ di pazienza e comprensione per offrirmi il suo lato migliore.

Essere non è un marchio nuovo nel blog, ti ho già parlato del loro delicato e profumatissimo detergente corpo QUI oltre che dell’innovativo e soddisfacente metodo cowash per i capelli, di cui puoi leggere LI’, se inoltre segui le mie rare apparizioni su Instagram avrai di certo letto quanto io sia stata perdutamente conquistata dal loro gel igienizzante mani, prodotto che personalmente ho sempre utilizzato anche pre-covid e non manca nella mia borsa ormai da anni, ma posso dire con sicurezza che al momento la versione proposta dal marchio ha battuto tutti i concorrenti per profumazione, facilità di applicazione, resa e rispetto della pelle.

Tornando invece al motivo principale per cui siamo qui riuniti oggi, quanto è confortante dedicare del tempo a noi stessi?
Quanto può cambiare positivamente la nostra giornata ritagliarsi una o due ore in cui chiudiamo i problemi fuori dal bagno, occupandoci solamente di coccolarci e sentirci meglio?

Ecco, questa è esattamente la sensazione che mi regalano le maschere viso, e ti assicuro che se percepisco di essere troppo stanca o svogliata per garantire il giusto tempo ad un rituale di bellezza come questo, preferisco lasciarlo da parte per il giorno successivo.
Mi disturba l’idea di una skincare obbligatoria, che diventa più un lavoro che un piacere, ovviamente non sto dicendo che puoi evitare di struccarti o di lavarti, ma tutti i passaggi intermedi che prevedono più attenzione e dedizione, per quanto mi riguarda richiedono anche una certa predisposizione mentale.

Non per niente il mio corpo in generale, ma soprattutto la mia pelle, rispondono in maniera immediata e visibile allo stress ed alle emozioni particolarmente pesanti, perciò ti assicuro che non è solo teoria la mia, mi conosco personalmente da un sacco di anni e ho imparato a rispettare i miei tempi, e credo che in realtà dovremmo farlo tutti, sempre 😉

Ad ogni modo, la maschera è un prodotto mirato di cui spesso alterno la tipologia, per poter dedicare alla mia pelle le cure di cui in quel momento necessita, è noto ormai anche su pianeti alieni quanto la mia faccia sia problematica, insicura, indecisa, sensibile e piangente in una valle di sebo.
Diciamo che comunque una versione purificante, non manca mai tra quelle che ho stabili a disposizione.

Il marchio ne offre due fra le quali scegliere, infatti oltre a quella purificante che ho scelto io, ne è disponibile anche una nutriente che potrebbe essere gradevole alla mia faccia nella stagione di freddo più intenso.

Io partirei subito parlandoti del motivo per cui sono rimasta un po’ interdetta con le prime due applicazioni, ovvero la texture.
Amo le maschere in crema, o al limite in polvere da reidratare, perchè mi piace poter modulare l’uso abbondando dove serve o in alernativa risparmiando i punti non interessati da quella specifica necessità cui è destinato il prodotto, sono andata sul sicuro con questa ma quando l’ho aperta ho temuto di doverla tirare fuori saltando sul tubetto con tutta la mi grazia da orso appena uscito dal letargo.

E’ tostissima, davvero, ha una consistenza incredibilmente pastosa e compatta.

Direi che in questo condivide molto i tratti tipici che ho riscontrato nel carattere bresciano medio (e sia chiaro che non è una critica, sappiamo tutti quanto sia un ottimo partito insieme al bergaMaschio), si pone come un diffidente duro fuori ma morbido dentro, alla fine bisogna conquistare la sua fiducia per saperlo prendere dal verso giusto e da quel momento in poi è tutta una discesa dritta verso il paradiso.
Infatti la soluzione per migliorare e facilitare la stesura della crema è stata semplice quanto efficace :

  1. aggiungere una parte di idrolato (poco alla volta, mai esagerare immediatamente)
  2. mescolare
  3. attendere qualche minuto per lasciare che idrolato e maschera facciano conoscenza in maniera approfondita
  4. applicare

Mi ha davvero risolto alla grande una possibile bruciante delusione, che peraltro non sarebbe nemmeno stata da imputare al prodotto stesso, ma semplicemente al fatto che direttamente dalla confezione è impossibile stenderla in maniera omogenea sul viso, si creano delle chiazze in cui c’è molto prodotto ed altre in cui non c’è invece nulla, ed è molto difficile correggere l’applicazione anche con un pennello in silicone, tra l’altro con la crema direttamente sul viso mi sembrava quasi che ci fosse una parte simil-acquosa che si separava dal resto e che peggiorava ancora di più i miei tentativi fallimentari di dipingermi la faccia coprendo tutta la superficie necessaria in modo equo.

Non so se da questa foto in parte si possa comprendere la compattezza :

Non lasciarti spaventare se vista così ti fa sorgere dei dubbi, se la conosci la ami, un po’ del tuo idrolato preferito da aggiungere poco alla volta e ti ritrovi in tempo zero con una crema morbida e decisamente facile da lavorare.

Ha una colorazione che, ovviamente, grazie alla mia incapacità fotografica non è semplice riconoscere ma si può definire di un bel sabbia dorato che poi, esclusa la presenza di quei pigmenti che vedi sull’ardesia del piatto che sono inclusi nella pietra, a me è sembrato di percepire durante il tempo di posa una qualche pagliuza cangiante sulle tonalità oro, me lo sono sognata di notte o c’è davvero?
Chiaramente non parliamo di un super glitter brillantinato modello anni ’90, anche perchè con il risciacquo poi si elimina, ma un certo bagliore prezioso mi è sembrato di vederlo e io tendo a fidarmi di me stessa.

A volte.

In maniera non totale.

Con cautela.

Passando alla profumazione invece, devo dire che l’ho trovata particolarmente gradevole e femminile, ha delle note difficili da distinguere singolarmente ma l’insieme è fiorito e leggermente cipriato, molto elegante, ed anche se ha una discreta intensità non risulta fastidioso durante il tempo di posa e, cosa più importante, non incide negativamente sulla pelle arrossandola nemmeno nei periodi di particolare sensibilità.

Nonostante il fatto che sia una maschera a base di argilla, non tende a seccare sul viso ma rimane sempre piuttosto cremosa evitandoti l’incombenza di doverla mantenere idratata per tutto il tempo di posa, ammetto che la mia faccia ne gradisce così tanto la presenza che in parte la assorbe prima che io decida di eliminarla.
Segnalo che è opportuno dotarsi di una spugnetta umida o di un panno per poter togliere efficacemente tutti i residui, è comunque un prodotto molto ricco e a base di argilla che tende quindi a diventare lievemente idrorepellente in alcuni casi, quindi sciacquarla banalmente con le mani non sarebbe sufficiente e su una pelle appesantita dal sebo come quella mista, lasciare queste tracce non mi pare una soluzione particolarmente congeniale.

Sulla confezione si consiglia di attendere dai 10 ai 20 minuti una volta applicata, io ho sempre optato per lasciarla almeno 15 o 20 minuti, il fatto che non secchi è molto confortevole ed avendo una consistenza che si aggrappa bene alla pelle non è necessario rimanere immobile per evitare di seminare maschera per tutta la casa.
Salvo i periodi di crisi mistica ormonale in cui le imperfezioni imperanti richiedono almeno un paio di trattamenti, una applicazione settimanale mi ha sempre regalato ottimi risultati agendo sulle infiammazioni che vengono attenuate e lenite, riducendo l’aspetto dei pori dilatati e combattendo la presenza di punti neri che in parte riescono ad essere debellati.

Diciamo che non posso dire che bastino 20 minuti per avere una pelle photoshoproof, ciò che ho sempre sostenuto (e che continuerò a sostenere) è che una pelle di porcellana senza trucco puoi averla solo se sei una ciotola, una scodella o al limite un lavabo, ma le persone normali pur curandosi scrupolosamente qualche difetto a pelle nuda lo avranno sempre, quindi diffida dai prodotti miracolosi, questa maschera è a base di argilla e come tale funziona molto bene sotto il profilo astringente e tampona l’eccesso di sebo, ma da sola non è la soluzione a tutti i mali.
Penso che affidarsi alle esperte mani di una estetista per una pulizia approfondita e sicura del viso potrebbe di certo migliorare notevolmente anche gli effetti sul medio lungo periodo, ma io ho una strana fobia e non mi sento a mio agio con la gente che mi palpa, per quanto sia professionale e preparata ho necessità di distanze, quindi se stai pensando “wow ma allora visto che hai scritto che funziona contro i punti neri questa maschera, se ti suono il campanello adesso mi aprirà un tronco di figa imperiale!” .

La risposta è no, probabilmente avrei anzi dei baffi notevoli e dei capelli impresentabili.

Ma come sempre, se inserisci questa maschera in una routine coerente che preveda una buona detersione, tonico, creme e sieri adatti al tuo tipo di pelle unitamente ad una buona alimentazione (e bevi adeguatamente, non birra, quella non conta come liquido) non potrai che regalare beneficio al tuo viso, infatti questo prodotto lascia una pelle gradevolmente morbida e vellutata dopo l’uso quindi penso possa essere una preziosa alleata anche per chi post detersione & co. è solita passare alla fase make up.

Dici che ora possiamo dedicarci anche all’INCI? Ma si, dai….

aqua, kaolin, glycerin, caprylic/capric triglyceride, ethylhexyl palmitate, lauryl lactate, sesamum indicum seed oil, cetearyl alcohol, ceterayl glucoside, sorbitan olivate, myristyl myristate, butyrospermum parkii butter, cannabis sativa seed oil*, silybum marianum extract*, taraxacum officinale rhizome/root extract*, arctium lappa root extract*, equisetum arvense leaf extract*, cynara scolymus leaf extract*, phenoxyethanol, mica. parfum. propanediol, xanthan gum, CI 77491, phenethyl alcohol, titanium dioxide, undecyl alcohol, tetrasodium glutamate diacetate. (*= da agricoltura biologica)

Innanzitutto l’ho vista, la mica che ammicca è presente insieme ad un colorante (CI 77491), sai come la penso in merito ai coloranti aggiunti sui prodotti non di make up e non cambia la mia opinione nemmeno in questo caso, pur essendo gradevole un po’ di brillantezza è un qualcosa di extra non necessario, inoltre ci vuole impegno per vederla e a causa delle modalità un po’ oscure con le quali viene estratta è un tipo di ingrediente che non vedo di buon occhio, apprezzo le scelte delle aziende che dell’ecobio concepiscono la più profonda filosofia scegliendo formulazioni attive, dove possibile semplici, rispettando animali e persone ed offrendo un packaging che possa pesare il meno possibile sul pianeta, quindi poichè io nutro grande fiducia e stima nei vostri confronti, gentilissimi produttori ESSERE, possiamo valutare di eliminare i coloranti e al limite anche la scatola visto che la confezione è perfettamente sigillata e a prova di manomissione?

Grazie 😀

Uno degli ingredienti che incontriamo subito in apertura è proprio il caolino (kaolin) che per l’uso costante preferisco all’argilla verde che invece tende a seccare troppo il mio viso, cosa che probabilmente non sarebbe comunque successa in maniera massiccia visto che nella formula sono compresi anche burro di karitè (butyrospermum parkii butter) ed olio di canapa (cannabis sativa seed oil) fantastico elasticizzante per la pelle che assicura intensa morbidezza.
Immediatamente a seguire troviamo una schiera di estratti biologici come il cardo ed il tarassaco (silybum marianum extract, taraxacum officinale rhizome/root extract) quest’ultimo non è solo un alleato della bellezza, ma raccolto nelle campagne vicine a me diventa un contorno semplice, genuino e di una bontà disarmante.

E fu subito fame.

La bardana (arctium lappa root extract) è stata una scoperta piacevolissima anche in altri prodotti precedenti non solo destinati alla cura del viso viso, è un estratto dedicato alle pelli problematiche ed alla mia piace moltissimo infatti si piazza sul podio dei miei estratti skin-friendly insieme a lavanda, mirto, rosa, hamamelis e molti altri.
Anche l’equiseto (equisetum arvense leaf extract) trova spazio nella formula, e direi che le sue proprietà astringenti, riequilibranti e di rinnovamento cellulare lo rendono decisamente l’ideale per un trattamento specifico come questo, insieme naturalmente al carciofo (cynara scolymus leaf extract).

Il tubo è in plastica morbida, considerando la compattezza della crema è praticamente fondamentale poterlo tagliare verso il termine per poter recuperare tutti i residui, tieni conto che sono 100 ml totali che hanno un costo di € 21.00 (if you want, QUI è dove l’ho acquistata io) ma se applichi il metodo idrolato aggiunto ti durerà davvero per mesi, quindi a mio modesto avviso è un investimento che vale la pena sostenere.

Che altro potrei aggiungere, a me è piaciuta molto, fa ciò che promette in maniera visibile fin dalla prima applicazione, seppur non essendo completamente risolutiva dei miei problemi di pelle (vero, dannati punti neri??!) ma la ritengo una coccola purificante e davvero piacevole da inserire nella propria skin care routine, eventualmente anche come prodotto patchwork da utilizzare in combo con altre versioni qualora avessi problemi di eccesso di sebo solo in alcuni punti come la zona T, e ti disturbasse l’idea di trattare in maniera scorretta le zone più secche.
Sul fattore sensibilità io mi sono trovata magistralmente bene, anche utilizzata nella settimana pre e durante ciclo è stata d’aiuto per contrastare le imperfezioni ormonali in minor tempo, il tutto con un incredibile rispetto della maggior sensibilità dovuta al periodo diciamo particolare per essere politicamente corretti.

A presto!
Francesca

 

 

 

 


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4 commenti su “VISAGE A TROIS #8 : Maschera purificante canapa, carciofo e tarassaco – ESSERE

    • VISAGE A TROIS #8 : Maschera purificante canapa, carciofo e tarassaco - ESSERE Francesca L'autore dell'articolo

      Ero sicurissima che tu non fossi una scodella, al limite potresti somigliare a una pietra lisciata dallo scorrere di un bel ruscello di montagna, ma una scodella proprio no 😉 😘

    • VISAGE A TROIS #8 : Maschera purificante canapa, carciofo e tarassaco - ESSERE Francesca L'autore dell'articolo

      Io parto avvantaggiata perché mi piace mangiarlo, quindi do per scontato che faccia pure bene alla faccia… In realtà a parte la consistenza che non ho capito subito, la maschera mi è piaciuta parecchio, non so se per il carciofo o altro però…