DEODORANTIFUL - puntata numero 17 : DEOLY SO YOUNG

DEODORANTIFUL – puntata numero 17 : DEOLY SO YOUNG


Nel mio continuo peregrinare alla strenua ricerca di un compagno fedele, di un alleato che non sia così spaventato dai legami da potermi proteggere con gloria ed onore ho incontrato lui, Enrique (interpretato dal deodorante Deoly).

In una triste notte di solitudine, mi ritrovai in una fazenda oscura, ma pur assorta dai miei pensieri non ho potuto evitare di concedere uno sguardo ad Enrique, giovane promettente di Odores de Ascellas che aveva scelto contro tutto e tutti di aprire le porte della sua fattoria a chi aveva bisogno del magico conforto che gli animali possono infondere.

E Donna Francisca (interpretata da me) che di conforto aveva bisogno in misura di container multipli, non potè che cedere e fidarsi del suo fresco e rinvigorente profumo che allietava la nera notte.

E questa è la loro storia.

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Alzi la mano (solo se l’ascella è stata preventivamente ed adeguatamente detersa…) chi ha già sentito parlare dei deodoranti in crema Deoly.

Probabilmente è uno dei prodotti di cui ho visto più didascalie su Instagram, almeno quando avevo l’abitudine di entrarci una volta a settimana e non una ogni 3 mesi come mi è capitato ultimamente, ma questo inutile intro ha lo scopo di delineare ancora una volta la mia piena, totale e consapevole incapacità nell’essere pronta in tempo zero a parlare dei prodotti in un periodo in cui si possono ancora considerare relativamente una novità.

Si perchè devi sapere che i deodoranti in crema Derma Viridis, italianissimo marchio che muove i fili di Deoly ma ha dato i natali anche alla linea Latte & Luna, sono sulle ascelle di tutti davvero da tanto, tantissimo tempo e francamente mi pare di aver percepito un generale apprezzamento relativo a questi prodotti che nella comunità ecobio si sono presi la loro giusta dose di spazio.

Personalmente so di essere dannatamente testarda con certe categorie di cosmetici, in passato ho provato più e più volte il bicarbonato per contenere la ferocia degli effluvi ascellari, ma salvo rarissimi casi, una piena e totale soddisfazione ancora non è pervenuta.
Tuttavia l’etichetta della versione so young che ho scelto, riporta la dicitura “combatte l’acidità delle giovani ascelle”, nel mio cuore la speranza che se le mie ascelle si fossero sentite dare delle giovani avrebbero contribuito in modo generoso a migliorarne l’effetto finale, era talmente ampia da farmi superare agilmente lo scoglio delle irritazioni passate.

L’efficacia del bicarbonato nel tenere a bada la proliferazione batterica e, di conseguenza, inibire in buona parte l’effetto mefitico degli odori, è una conseguenza semplice ed efficace che ha spinto negli anni molte aziende del settore ad introdurre fra le proprie fila delle referenze deodoranti proprio a base di questo ingrediente.

Per quanto riguarda me, scegliere deodoranti a base di bicarbonato è sempre stato un terno, quaterna, cinquina, scacco matto e poker d’assi considerando la sensibilità della mia pelle, tant’è che gli episodi di irritazione, anche particolarmente marcata e fastidiosa, negli anni non sono mancati, ma la mia innata bontà continua a concedere fiducia a questo genere di soluzione naturale, ed è per questo che ho scelto di acquistare e provare anche Deoly.

A convincermi fondamentalmente è stata la scelta del profumo, in questo caso avocado e cetriolo, che immaginavo verde e fresco molto più in linea con il mio naturale odore rispetto alle versioni agrumate che tendono invece ad alterarsi in maniera poco gradevole e gradita mescolandosi con la sudorazione e creando situazioni di pieno imbarazzo odoroso.
Su questo aspetto non sono affatto rimasta delusa, la fragranza è asolutamente deliziosa, equilibrata ed anche molto persistente, ha quell’accenno fruttato e rotondo dell’avocado che si sposa meravigliosamente con il frizzante, erbaceo ed estivo cetriolo, il fatto di riuscire a percepire durante il giorno la profumazione anche a distanza di svariate ore per me è stata una piacevolissima sopresa.

E poi, secondo ma non meno importante, questa crema ha una consistenza a dir poco divina, come d’abitudine fai finta che la prossima foto sia esattamente ciò di cui avevi bisogno per capire di che genere di texture stiamo parlando :

Al tatto risulta estremamente morbida e cremosa, la presenza di oli e burri la rende piuttosto compatta ma basta un lieve massaggio perchè il calore la porti ad essere più facilmente lavorabile e semplice da massaggiare, sempre senza cadere mai in quell’untuoso mastodontico dei prodotti eccessivamente oleosi.
Chiaramente questo aumenta la sensorialità e gradevolezza d’uso, ma va sempre prelevato poco prodotto ed applicato fino a completo assorbimento per evitare che l’eccesso vada invece a finire sui tessuti degli abiti, perciò no agli eterni ritardatardi, questo deodorante necessità del suo giusto tempo per offrire il meglio di sè.

Devo ammettere che anche la presenza del bicarbonato è qualitativamente molto alta, è una polvere particolarmente sottile che riduce moltissimo la percezione tipicamente abrasiva modello sabbia nelle infradito in estate, ed è combinata tra le altre cose con l’amido di riso, lenitivo e calmante, che regala anche quel tocco asciutto e vellutato che sinceramente non dispiace affatto in una zona così delicata.

Avevo riposto quasi tutte le mie speranze in questo vasetto, (che peraltro ti segnalo essere ora disponibile anche in versione plastic free in una confezione di vetro con il doppio della quantità di prodotto, per non dimenticarci mai della reale filosofia che dovrebbe sostenere le scelte ecobio) e sinceramente posso dire che in parte non sono state disattese, nella fattispecie :

  • fragranza : ebbene sì, le sue note decise e fresche mi hanno totalmente conquistata, penso che lo indosserei con estremo piacere anche se fosse un vero e proprio profumo fine a sè stesso, ho percepito da subito che era un aroma in cui mi riconoscevo appieno;
  • delicatezza : come ti ho segnalato qualche qualche riga sopra, la mia pelle risulta essere particolarmente reattiva, ed in questo il bicarbonato non sempre è stato un alleato, tanto che ho dovuto sospendere completamente l’uso di alcuni deodoranti proprio a causa di arrossamenti ed irritazioni più o meno serie (è stato il caso di Schimdt’s ad esempio), perciò approccio ogni volta con estremo sospetto questa tipologia di cosmetico, per quanto riguarda Deoly non ho mai percepito la necessità di sospenderne l’uso, se non durante il ciclo in estate, ma quella è una condizione estrema in generale per qualsiasi deodorante perciò non ne sono stupita. A stupirmi è stata invece la sua capacità di rendere le ascelle molto morbide senza provocarmi fastidi anche con l’utilizzo prolungato e costante.

Purtroppo non posso concedere il massimo dei voti e far entrare So Young nell’olimpo dei miei deodoranti “unico sulla mensola”, purtroppo per motivi che francamente non riesco a comprendere e forse, a questo punto, non sono nemmeno più sicura di voler approfondire, anche lui dopo circa 10 giorni di uso costante nonostante le prerogative ottime della sua fragranza, in qualche modo agisce sulle mie ascelle riducendo drasticamente la sua efficacia, tanto da costringermi ad alternarlo ad altri per poter ripristinare i normali livelli di sicurezza nell’abbracciare qualcuno senza ucciderlo.

Cosa che in questo periodo comunque non si può fare causa Covid.

Cosa che comunque non avrei fatto perchè non ho nessuno da abbracciare.

Ma questi sono esclusivamente dei dettagli di secondaria importanza.

La cosa che mi ha fatto soffrire è stata proprio questa, una volta su un milione avevo trovato una crema che non influiva con la morbidezza ed equilibrio della mia pelle, ma non ho potuto mantenere un rapporto esclusivo perchè, per dirla senza troppi giri di parole, dopo poco più di una settimana puzzavo nel giro di qualche ora.
E non mi capacito davvero del motivo per cui questo accadesse, soprattutto tenendo conto delle performance stellari che ho avuto all’inizio dell’applicazione, tanto che la sera togliendomi gli abiti, ne percepivo ancora il profumo.

L’estate è stata meno clemente circa le prestazioni globali, offrendomi in ogni caso non più di 8/9 ore di tranquillità, che sono una tempistica di tutto rispetto per l’afa padana ed un deodorante esclusivamente naturale, ma diventano un problema per chi magari è costretto fuori casa per molte più ore e non ha la possibilità di rinfrescarsi e ritoccare il deodorante. In genere la stagione calda mette a dura prova ogni genere di deodorante, ma sarà per la mia mania di diffondere odore malefico, per il fatto che non tutto ciò che indosso è di materiale naturale o  per il mio naso sopraffino che sente odori in altri stati, non ho purtroppo avuto garanzia totale da Deoly che nonostante la sua impegnata convinzione in battaglia, ad oggi non è riuscito a battere l’allume di rocca, che è per le mie ascelle il compagno ideale nel contrasto ai cattivi odori senza intaccare la normale sudorazione.

Ma gli ingredienti? Eccoli qua :

butyrospermum parkii butter*, sodium bicarbonate**, oryza sativa starch**, helianthus annuus seed oil*, theobroma cacao seed butter*, triethyl citrate**, tocopheryl acetate**, kaolin**, heterotheca inuloides flower extract**, malva sylvestris leaf extract*, althaea officinalis root extract*, calendula officinalis flower extract*, parfum. (*= da agricoltura biologica) (**=di origine naturale)

Il burro di karitè (butyrospermum parkii butter), onnipresente nei prodotti per la cura della pelle secca e bisognosa di nutrimento, apre le danze della formulazione lasciando spazio subito dopo al bicarbonato ed all’amido di riso (sodium bicarbonate, oryza sativa starch).
L’olio di girasole e il burro di cacao (helianthus annuus seed oil, theobroma cacao seed butter) si fanno spazio immediatamente dopo, offrendo ancora più sostegno all’azione del burro di karitè per ammansire anche le pelli più coriacee.

Fra gli ingredienti selezionati è presente anche il triethyl citrate, la cui funzione spiccatamente deodorante contrasta l’odore prevenendone la formazione agendo sul PH, lo avevo trovato anche nei prodotti di PH BIO ma pur avendo fiducia nelle coppie che hanno i medesimi obiettivi, come appunto il triethyl citrate ed il bicarbonato, continuo a trovare giovamento esclusivamente dall’allume di rocca, unico cavalier servente che riesce a proteggermi costantemente.

Questa crema non si fa mancare nemmeno l’azione purificante ed assorbente dell’argilla, nella fattispecie sono state scelte le proprietà equilibranti e lenitive del caolino (kaolin) affiancate dagli estratti vegetali di arnica, malva, altea e calendula (heterotheca inuloides flower extract, malva sylvestris leaf extract, althaea officinalis root extract, calendula officinalis flower extract) tutti fiori preziosissimi per la pelle delicata e bisognosa di cure addolcenti e calmanti.

Penso non ci sia molto da aggiungere nei confronti di Deoly, mi piace molto come è stato composto, non contiene oli essenziali ma profumo e per i più pignoli potrebbe essere un problema, ma la schiera di attivi vegetali funzionali alla protezione della pelle delicata risulta comunque imponente e se la mia ascella non ha rigettato il prodotto, non posso che consigliarlo.
Probabilmente un giorno capirò che è proprio il bicarbonato l’elemento a cui io non piaccio per niente, ma fatico sempre a lasciar andare, quindi mi ci vorrà ancora qualche sbandata prima di abbandonare definitivamente i tentativi in questo campo.

Ho acquistato la versione da 50 ml mille anni fa come d’abitudine, il suo costo attuale è di € 7.80, ma francamente ti consiglio di buttarti sul pack in vetro che contiene 100 ml di prodotto e costa € 12.90 (QUI puoi eiettarti nella pagina dedicata), così in un colpo solo potrai dare una mano al pianeta e fare una carezza al portafogli, come potresti anche solo pensare di dire di no ad un simile duetto?!

A presto!
Francesca

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