Scrub viso a confronto : Neobio VS Nonique

Scrub viso a confronto : Neobio VS Nonique 47


ATTENZIONE:

per la stesura dell’introduzione di questo articolo è stata fortemente maltrattata una famosa canzone.

Qualora tu nutra una notevole sensibilità nei confronti di Cocciante e/o Mina, ti invito caldamente a non proseguire la lettura.

E’ possibile impedire la visione di questo articolo staccando ora la spina del PC.

Rinnoviamoci insieme in libertà

Lasciando andar le cellule morte

Così per scherzo tra di noi

Posso provarci anch’io, se vuoi

Inizia pure, vai

Sai, le morbidezze che avrei

Sarebbe quasi un po’ così

Potrebbe essere

Così, aprendo i pori così

Lasciando uscire quello che

Ognuno ha dentro

Ognuno ha in fondo a sé stesso

Che per miracolo adesso

Sembra persino più purificato

Nel grattare, e scrubbare insieme

Aah ah ah ah ah ah aaaaaaaaaahh

Questione di peeling….

 

Stai proseguendo con la lettura?

Si lo so, lo ammetto, ci vuole coraggio, incoscienza e una badilata di sana follia per poter distruggere i sogni melodiosi di milioni di persone in questo modo, ma l’incoscienza e la follia non mi mancano e non potevo proprio non associare feeling a peeling.

Perchè il feeling è una questione di sensazioni, a pelle…E non è lo stesso anche per il peeling?

Direi a questo punto che era assolutamente una associazione obbligata!

Tant’è che oggi vorrei raccontarti della mia esperienza con due diversi tipi di scrub viso, ovvero il peeling Neobio ed il micropeeling di Nonique.

Per tua incredibile fortuna ti ho già raccontato un po’ di storia aziendale di entrambi i marchi perciò possiamo saltare a piè pari le presentazioni, anche perchè diciamoci la verità, alla fine la storia della presentazione finisce sempre allo stesso modo, il giorno dopo la festa ti ricordi dei nomi di chi si è presentato? Eh no, ti ritroverai sempre a dire “si quello li con la camicia a righe azzurre….gli occhiali….dai, quello!”.

Naturalmente non voglio privarti della gioia di conoscere qualche informazione aggiuntiva e puoi rileggerti QUI qualcosina in più in merito a Neobio, e QUI altre indicazioni circa Nonique.

Partirei parlandoti di Neobio, un marchio che ormai penso tu sappia io apprezzo parecchio, ha una buona varietà di prodotti ed i prezzi sono veramente veramente contenuti, una sorta di “bio per tutti” proprio come piace a me.

La cosa che più mi è piaciuta di questo scrubbante peeling è il fatto che sia una crema, non è da tutti in effetti prediligere questa texture ma personalmente mi piace parecchio perchè si “aggrappa” molto bene alla pelle, e permette di dosare l’intensità del grattamento in base a quanta pressione decidi di  applicare, anche perchè i granellini di pietra pomice presenti nella crema si percepiscono egregiamente, pur senza graffiare in alcun modo.

Direi che per la mia pelle misto-odiosa questa cremosità è d’obbligo, utilizzandolo dopo la normale detersione con un sapone o altro detergente, riesco a insistere sui punti più insidiosi e nonostante questo non ho mai avuto problemi legati ad arrossamenti, bruciori o chissà che altre brutte cose.

Mi è piaciuto particolarmente in combo con i saponi lavanda e olio di neem (te ne ho parlato qualche tempo fa in questo post), ho notato che questa accoppiata sapone-peeling mi regalava una pelle morbida e riuscivo a controllare piuttosto bene anche la lucidità oleosa che puntualmente si ripresenta nei momenti meno opportuni, ma non posso dire che si sia comportato meno bene anche con altri detergenti classici.

La profumazione mi ha lasciata un po’ perplessa, è piacevole e un po’ fiorita a me ricorda molto l’arnica ma per un prodotto che ti schiaffa in prima pagina la menta, voglio dire io mi aspetto che profumi di menta, o no?

Beh, menta non pervenuta, almeno per quanto riguarda il profumo!

Questo democratico prodotto è previsto per tutti i tipi di pelle, anche se sinceramente credo sia più adatto per una pelle normale-mista-grassa, temo che su un visino più sensibile possa creare qualche difficoltà e secchezza perchè contiene alcool, sicchè se hai una pelle astemia, astieniti dall’utilizzare questo prodotto.

Ah, se finchè ti stai dedicando alla pulizia del viso ti prude un occhio, IGNORALO.

Non fare come me che mi sono grattata come un orso svegliato dal letargo in Dicembre, con l’aggravante della brutalità, ho pianto per una settimana ok? Brucia orribilmente, sappilo…(tra l’altro proprio della questione profumi sui cosmetici da utilizzare in parti sensibili ne  parlavo ieri con Claudia, perciò il paragone calza proprio a pennello!).

Però mi piace come prodotto, questo lo devo dire, costa 3,60 € per 100 ml ed è reperibile piuttosto facilmente sul web (io l’ho acquistato QUI), inoltre ho notato che ne basta una piccola quantità per un trattamento settimanale, come consigliato, il che regala a questo tubetto una vita veramente lunga e prosperosa….

Questo è il suo INCI completo:

Aqua, glycine soja oil*, alcohol denat., glycerin, olea europaea fruit oil*, pumice, butyrospermum parkii butter*, polyglyceryl-3 dicitrate/stearate, cetearyl alcohol, isoamyl laurate, aloe barbadensis leaf juice*, thus verniciflua peel wax, sodium stearoyl glutamate, mentha piperita leaf extract*, sodium lactate, lactic acid, tocopherol, xanthan gum, helianthus annuus seed oil*, PCA ethyl cocoyl arginate, citric acid, parfum**, geraniol**, linalool**, citronellol**. (*= da agricoltura biologica) (**= da oli essenziali naturali)

Trasporto ora la tua attenzione sul micro-peeling viso di Nonique.

Mi è capitato di acquistare alcune cose di questo marchio che non conoscevo e che ho voluto testare, tra queste sicuramente il peeling è quello che mi ispirava maggiore fiducia.

Qualcosa che si chiama “extreme energy” non poteva mancare nel mio straripante mobiletto in bagno, mi piace pensare che possa essere una sorta di arma segreta da sfoderare in quei momenti in cui l’unico pensiero che hai in mente, è quello di trovarti una caverna e murarti dentro….

Devo dire che il profumo da paradiso tropicale che ha questo peeling non ha deluso le mie aspettative, la fragranza è fruttata ed intensa ti travolge prima con la passione dolcissima del maracuja per poi trasportarti su una spiaggia assolata, aromatica e lievemente pungente con le note agrumate del pompelmo rosa.

Il costo di questo tubetto si discosta di poco dalla versione Neobio, l’ho pagato infatti 4,49 € sempre per 100 ml di prodotto, anche in questo caso la distribuzione è pressochè esclusivamente online (nel mio caso, acquistato QUI) .

Stavolta però la consistenza gelatinosa non mi ha affatto entusiasmata, tutt’altro direi, presumo sempre per il fatto che anche questo prodotto si propone come adatto “a tutti i tipi di pelle”, la texture è molto delicata e a me il gel come trattamento non piace perchè scivola, inevitabilmente, impedendomi di grattuggiarmi con la corretta dose di rabbia nelle zone più colpite da imperfezioni e punti neri.

E’ vero anche che se la mia pelle incazzosa non ama questa esagerata delicatezza, diversamente potrebbe reagire una pelle più delicata e sensibile che invece potrebbe trovare in questo micro-peeling il suo alleato migliore.

Nel mio caso non posso chiamarlo neanche micro-peeling come suggerito dalla confezione, ma devo optare per qualcosa come non-peeling, zero-peeling, ti-piacerebbe-fosse-un-peeling o simili perchè non ha alcun effetto purtroppo sulla mia pellaccia dura, non riesco a sentire i granellini e io DEVO sentire i granellini altrimenti cosa scrubbi, col pensiero?

Ho fatto vari tentativi cambiando i detergenti che ho utilizzato prima di passare al “peeling” in questione ma il risultato rimaneva sempre uguale, non sentivo la pelle ben detersa e libera, mi rimaneva addosso la sensazione che fosse un po’ appesantita, per amore della scienza ho addirittura provato ad utilizzarlo ogni giorno con il rischio di scorticarmi come una quercia da sughero ma sai cosa è successo?

Niente.

Nothing.

Nada.

Una tristezza indiscutibile e deprimente direi.

Ne ho ancora un pochino da consumare prima di terminare il tubetto, ma non credo sarà un acquisto che farò ancora, non mi ha per niente soddisfatta se non per il profumo meraviglioso di cui sopra.

Questo è il suo INCI:

Aqua, glycerin, coco-glucoside, xanthan gum, bambusa arundinacea stem powder, passiflora incarnata seed oil*, citrus grandis fuit extract*, morinda citrifolia fuit extract*, aloe barbadensis leaf juice powder*, helianthus annuus seed oil*, glyceryl oleate, tocopherol, citric acid, ascorbyl palmitate, lecithin, parfum **, geraniol**, linalool**, limonene**, lactic acid, sodium benzoate, potassium sorbate. (*= da agricoltura biologica) (**= da oli essenziali naturali)

Che potrei dirti di più in conclusione, forse che, benchè entrambi i prodotti siano destinati a “tutti”, secondo la mia personale opinione dovresti puntare sulla versione Nonique se hai una pelle sensibile facile all’arrossamento o se non hai particolari pretese da un peeling (ma in questo caso mi chiedo che senso avrebbe comprarlo…), mentre buttati ad occhi chiusi sul tubetto Neobio se hai una pelle meno reattiva, mista e sei una estimatrice del vero feeling del peeling ovvero se ami sentire come lavorano attivamente i granuli sulla pelle.

Se anche tu hai provato questi prodotti e solo io ho beccato il tubetto-scherzetto di Nonique senza granellini dentro mi farebbe piacere saperlo, quantomeno per avvalorare la mia tesi che la sfiga ha 28/10, quasi vista laser….

Grazie!

Francesca


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