FUNKAWAY #2 : THE WINNERS!

FUNKAWAY #2 : THE WINNERS! 3


Ore ed ore di camera di consiglio, capelli strappati, porte divelte a testate, calci rotanti che Chuck Norris lèvate proprio ma alla fine ce l’abbiamo fatta : abbiamo i 10 vincitori del secondo Funkaway!

Come d’abitudine, l’annuncio dei vincitori è sempre connesso ad un post dove riporto i commenti che sono stati selezionati e premiati dallo staff, questo perchè mi piace che ci sia trasparenza anche in un giveaway che distribuisce campioni omaggio e tester.

Se ti sei persa le regole o i motivi per cui non siamo di fronte ad una vincita ad estrazione stile bingo, puoi rileggerti QUI l’articolo originale, mentre ora rollino (uhm, non sono del tutto convinta della correttezza di questa parola, ma facciamo finta di niente per stavolta) i tamburi ed iniziamo subito con i 7 fortunati vincitori che, rispondendo alla domanda “qual’è l’ingrediente che non accetti in un cosmetico e perchè?“, si sono accaparrati il voto dei giudici :

  • @carmilla32 : “La sostanza che più non accetto in un cosmetico è il BHA (Butylated Hydroxyanisole) e il compagno BHT (Butylated Hydroxytoluene) perchè sono antiossidanti sintetici facilmente sostituibili con sostanze di gran lunga più sane…vitamina a, e, c… Comprendo che formulare un cosmetico completamente verde non sia semplice…ma quando c’è di mezzo la salute bisogna essere disposti a fare uno sforzo in più. Io sono un soggetto con pelle sensibile e per me bha bht potrebbero indurre reazioni allergiche… Inoltre l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha classificato il BHA come possibilmente cancerogeno per l’uomo ed è provato che questo ingrediente interferisca con le funzioni ormonali. A me fa paura sinceramente.
  • @labellezzasecondoraffa : “I componenti che proprio non sopporto nelle formulazioni cosmetiche oltre ai soliti di derivazione petrolifera, quelli che forse più non sopporto sono i famosi “parabeni” che ovviamente oltre ad esser dannosi (come gli altri suoi compari) per ambiente ed animali che lo circondano, sono soprattutto rischiosi per la salute dell’uomo, infatti possono essere dei potenziali interferenti endocrini, cioè in grado di interferire con l’azione degli ormoni, come quelli sessuali e tiroidei. A volte si dice che noi bio blogger demonizziamo troppo alcuni ingredienti, ma forse informandosi di più si capirebbe meglio anche il perchè. I Parabeni hanno eccellenti proprietà contro funghi e batteri, quindi la loro utilità è nota, ma se per far questo devono nel lungo periodo d’utilizzo chiaramente, danneggiare la salute di un sistema importantissimo come quello endocrino, allora meglio evitarli o trovare case case cosmetiche alternative molto più salutari.
  • @bio.vale : “Devo ammettere che non è stato semplice scegliere un ingrediente cosmetico non accettabile per me. Il male risiede in moltissimi ingredienti. Alla finie ho scelto i petrolati, che trovate negli INCI sotto vari nomi (es. petrolatum, paraffinum liquidum – il più temuto!!! -, paraffin, isoparaffin, ceresin, ozokerite). Sono essenzialmente grassi ricavati dalla raffinazione del petrolio e vengono usati in sostituzione degli oli naturali, perchè molto più economici, stabili, inodori, incolori e non irrancidiscono praticamente mai. Inoltre non danno nella maggior parte dei casi problemi di allergie. Detta così, possono sembrare innocui e utili. In realtà, non sono affatto dermocompatibili o sebosimili ( pelle+petrolio= ???%°ç@§) creano solo una pellicola  impermeabile che non fa respirare la pelle, e non penetrano, quindi non hanno nessuna proprietà idratante, nutriente, emolliente o simili. Non hanno proprio nessuna proprietà e basta. Tipico è il caso del Labello, che lascia una patina unta in superficie, ma non idrata le labbra nemmeno in quantità industriali, le lascia sempre secche e screpolate. Non permettono la normale traspirazione della pelle che, per quanto può essere fastidiosa, è cosa buona e fisiologica invece. Sono infatti presenti in moltissimi deodoranti. Occludono la pelle, facendo proliferare batteri e causandone un possibile imbibimento e macerazione (caso tipico sono l’arrossamento e le infezioni del culetto dei bambini. Sono molto presenti, infatti, anche nei prodotti per neonati – l’olio Johnson vi dice qualcosa? -). Sono comedogenici e contribuiscono alla formazione di impurità. Sono anche classificati dalla comunità economica europea come cancerogeni di classe II, quindi fortemente sospettati di essere rischiosi per la formazione del cancro. Inoltre, visto che non basta che siano inutili e dannosi sull’uomo, sono anche molto inquinanti per l’ambiente. Evitateli! Scegliete oli e burri vegetali, che hanno davvero delle proprietà e dei benefici per la pelle! naturalmente sapere che non amo la demonizzazione, ma amo le scelte consapevoli : ci sono alternative molto più valide. Spero di avervi convinto!“.
  • @motorbikepassion : ” Scegliere un ingrediente da evitare nei cosmetici è difficile, pensandoci a fondo ed eliminando dalla lista i classici siliconi e petrolati, pur cercando il più possibile di evitarli, non riesco a scegliere fra due componenti, per me alla pari tra le cose da evitare. Il primo è l’alluminio cloridrato, in particolare nei deodoranti. Durante la mia carriera universitaria nella facoltà di Medicina, ho studiato i rischi dell’esposizione all’alluminio che potrebbe, in dosi massicce, essere concausa di lesioni e noduli ascellari. Da quel momento utilizzo deodoranti senza questo ingrediente. L’altro ingrediente da cui sto alla larga è in realtà un inseime di più ingredienti : SLES e SLS. Questi due ingredienti, negli shampoo, fanno in modo che si produca molta schiuma e che il lavaggio sembri molto efficace. Nonostante l’ingente quantità di schiuma e l’effettivo potere lavante, a lungo andare l’utilizzo di questi ingredienti causa secchezza dei capelli e desquamazione del cuoio capelluto, che viene aggredito e “spogliato” dal suo naturale strato sebaceo. In ogni caso, credo personalmente che evitare dei particolari ingredienti sia importante, sia per noi sia per l’ambiente, ma non basti. Per curare l’aspetto esteriore della pelle, dei capelli e la salute del nostro corpo in generale abbiamo bisogno di agire sia dall’esterno, sia dall’interno. Per questo è importante un’alimentazione sana e bilanciata, con tante verdure e tanta frutta, di origine controllata e locale, per quanto più possibile.
  • @nonsoloprincipesse : “Cercherò di rispondere alla mia maniera, essenziale e schematica, riportando però una serie di ingredienti che boicotto totalmente quando devo scegliere un prodotto. Banale iniziare con loro ma pur sempre doveroso : 1) petrolati e siliconi: i primi sono sostanze derivate dal petrolio, non credo serva aggiungere altro. I secondi inquinano l’ambiente e il nostro corpo. 2) formaldeide: (attenzione ai vostri smalti, mie unghiute amiche) considerata dal 2004 cancerogena. Può essere rilasciata anche da alcuni conservanti (ad es. imidazolidinyl urea, diasolidininyl urea), 3) triclosan: un pesticida, tossico e sospetto cancerogeno, 4) trisodium EDTA: molto novico dal punto di vista ambientale come tutti gli ingredienti che terminano con -dinonium (inquinanti per le acque), 5) il carminio/carmine: è un colorante ottenuto dalla polvere di un insetto. Viene spesso utilizzato nei fard. Le vostre guanciotte alla Heidi valgono davvero la vita di migliaia di simpatici dactylopius coccus?”.
  • @profumodibiscotti : “Scegliere un ingrediente che cerco di evitare nella mia cosmesi è stato particolarmente difficile. Diciamoci la verità, non sono mai stata una persona attenta agli INCI, il che mi ha portato nell’adolescenza a scegliere prodotti principalmente in base al prezzo. In pratica utilizzavo il peggio del peggio, senza rendermene conto. Poi grazie ad una mia amica che mi ha sconcigliato l’uso di un prodotto, in quanto contenente in gran parte un ingrediente particolare, ho iniziato a fare delle ricerche, a leggere gli inci dei prodotti che avevi in casa, a capire finialmente perchè non riuscivo a far andare via le doppie punte dai capelli, perchè continuavo ad avere le labbra screpolate, perchè la pelle del mio viso fosse sempre così lucida al risveglio, nonostante la cura che – credevo – di prendermi di me stessa. E visto che quella conversazione ha scoperchiato il vaso di Pandora, non posso che indicare QUEL particolare ingrediente come l’evitabile – per me – per eccellenza : la paraffina. Ad oggi, pur non essendo diventata una nazi-beauty, l’uso di cosmetici di origine naturale specifici per il mio tipo di pelle e di capelli, mi hanno aiutata tantissimo a contrastare problemi che avevo creato io stessa negli anni, a causa di prodotti di basso livello. Pur continuando a capire relativamente poco di INCI, la prima cosa che faccio adesso, guardando un qualsiasi prodotto, è leggere la lista degli ingredienti e cercare lei, la paraffina, che ini quel prodotto sconsigliatomi, mi illudeva di avere una pelle setosa, idratata e luminosa. Effetto che, ovviamente, scaniva subito dopo la doccia. Da quel momento ho iniziato la mia ricerca del prodotto perfetto, in sintonia con la mia pelle, arginando fastidiosi problemi – che non tornano dopo la doccia – e, alla lunga, anche risparmiando.
  • @nicola_selvaggio_nick_wilde : “Come è normale che sia, noi esseri umani di sesso maschile, non usiamo la stessa quantità di cosmetici/prodotti per l’igiene di una persona/prodotti per la pelle/prodotti per il viso, di una persona di sesso femminile, ma ho trovato due punti in comune, uno oggettivo, ed uno soggettivo che mi hanno portato a fare un’analisi accurata (sembro troppo presuntuoso mentre lo scrivo) : 1)  TRICLOSANO : il triclosano è un potentissimo battericida, poco solubile in acqua, che è contenuto in molti saponi e DENTIFRICI! Perchè ho scritto in maiuscolo dentifrici? Perchè questa sostanza mi ha fatto veramente paura! Citando Wikipedia (perchè potrei non essere creduto) ” la sua struttura chimica è simile a quella della diossina, ed è forse questo fatto ad aver stimolato i primi studi sulla sua potenziale tossicità.” Ora, questa sostanza, oltre a essere “probabilmente” cancerogena, non è mai stata affrontata con il giusto metodo! Sono andato a ricercare i vari esperimenti, che ha sostenuto l’EPA (ma sono solo in ambito di processi vegetali) che NON ha sostenuto l’Europa SSC, e che ha sostenuto la Stockholms universitet, cioè l’Università di Stoccolma: 1) l’EPA ha sostenuto che per l’ambiente non ci sono problemi, anche se non era il risultato più pressante (ed a onor del vero, non me ne fregava proprio). 2) l’Europa SCC senza sostenere alcun esperimento decide che il triclosano non causa nessun pericolo. 3) Stoccolma (che effettua il test nel 2002) nel giro di pochi mesi, decice che il TRICLOSANO deve essere bandito da tutta la Svezia. A favore dell’analisi universitaria di Stoccolma, c’è anche il fatto che negli Usa, a partire dagli anni 2008, escludendo il colgate Total, nessun’industria commercializza un dentifricio con Triclosano! Arriviamo a oggi, dove uno dei pochi stati ad avere questo famigerato ingrediente nei dentifrici è proprio l’Italia con Colgate, Mentadent e Conad (Quest’ultima dichiara ini etichetta però una quantità dello 0.05% al di sotto del limite europeo di 0.3%). Ma insomma…sapete cosa state facendo? Magari verrà dimostrato che non è cancerogeno, ma vista la sua composizione chimica è sicuramente un interferente endocrino. Sono basito e deluso, senza contare che nel 2003, sempre in Italia, una pseudogiornalista dei vari quasi vero, forse è reale, o è sicuramente un finto vero falso laureata in scienza delle merendine ha perfino gettato discredito sull’università di Stoccolma, una delle migliori d’Europa. Ma evidentemente ci meritiamo questo. Passiamo al secondo ingrediente, dopo tutti questi sorrisi e gioia che vi ho donato, che è : 2) Glicole Propilenico. Ei ei ei ! Nicola fermo! Come lo conosci? Presto detto! Sono un fan, ma veramente un grandissimo fan (anche perchè gli passo bei soldini), dei prodotti lush e sono costretto a riportarvi cosa c’è scritto sul loro sito : “E’ riconosciuto come ingrediente sicuro per uso alimentare, cosmetico e medicinale. Ampiamente utilizzato da decenni, la sua sicurezza non è mai stata messa in discussione” e “46 prodotti con questo ingrediente”. Lush! Lush! Lush! ma cosa combini? Cerchiamo di essere schietti : questa sostanza è un derivato del petrolio, ciò vuol dire che se noi fossimo automobili non ci sarebbe alcun problema, ma non lo siamo! E’ ovvio, preso in piccole quantità e molto di rado, l’effetto è quasi nullo, ma l’uso prolungato porta quasi cercamente ai seguenti effetti : 1) il sangue diventa più acido. A basse dosi, i reni riescono comunque a riequilibrare immediatamente l’alcalinità del sangue. Ma se le dosi di glicole propilenico sono elevate possono acidificare il sangue, danneggiare i reni e provocare tossicità. 2) come i saponi, il glicole propilenico è un tensioattivo, il che significa che è in grado di rompere la barriera che si crea tra gli oli (o grassi) e l’acqua. 3)Il glicole propilenico irrita la pelle 4) Può causare malattie asmatiche negli infanti! A questo punto, mi sembra più che mai opportuno, iniziare a prendere qualche provvedimento!

E come hai potuto leggere fin qui, le opinioni sono varie ma hanno come filo conduttore la domanda “posso scegliere una alternativa più etica a ciò che utilizzo ogni giorno?”.

Ma ora preparati e siediti perchè stiamo per entrare nella zona calda, qui inizia il podio cara mia….

Al terzo posto si piazza @sunrice_greenbeauty con questo commento su un ingrediente molto diffuso ma dei cui rischi si parla troppo poco:

Da quando mi appassiono allo studio degli inci (più di 4 anni) tanti sono gli ingredienti che non accetto più in un cosmetico, alcuni perchè potenzialmente o notoriamente nocivi per la salute, altri per motivi etici e di coerenza, altri per tutti questi motivi insieme. Dovendone scegliere solo uno, però, scelgo il triclosan, sperando così di riportare anche un po’ di attenzione su questo ingrediente che, rispetto ad altri, è un po’ meno chiacchierato (purtroppo). Il triclosan è un potente antibatterico, così forte che in alcuni Paesi si sono sviluppati persino batteri che gli resistono. Viene utilizzato come conservante soprattutto nei dentifrici ed il suo accumulo reiterato nell’organismo non viene del tutto metabolizzato, tanto che ne hanno ritrovato tracce nel latte materno. Attraverso la mucosa della bocca è inevitabile assorbire e se la quantità accumulata negli anni dovesse diventare importante le ripercussioni sulla salute potrebbero diventare serie (sono stati riscontrati sviluppi di tumore e ripercussione sulla fertilità).

Il secondo posto è invece stato conquistato da @angolo_mio che condivide questo suo pensiero su un grave problema che affligge i nostri mari:

Allora, oltre ai soliti antipatici petrolati, olii di origine minerale, siliconi, ecc… cerco di evitare i prodotti che contengono le microsfere in plastica. gli organismi marini sono sempre più in pericolo per l’inquinamento causato dai rifiuti in plastica in particolare da queste microsfere contenute nei detersivi, dentifrici ed esfolianti. La plastica ingerita dai pesci, crostacei e molluschi può risalire la catena alimentare (compromettendola) e arrivare nel nostro piatto. Lo studio è stato fatto da Greenpeace ed è davvero importante che le aziende che le utilizzano mettano subito al bando o le sostituiscano con alternative non inquinanti.”

Sul gradino più alto del podio invece troviamo @pink.jijia che ha scelto di parlarci della correlazione tra ingredienti ed etica :

Allora, siccome non saprei decidermi nominerò 2 ingredienti dell’INCI che mi danno particolarmente noia e che sono : 1. E120 Rosso Carminio o cocciniglia è un colorante di origine animale! Esso si ottiene dalla macinazione del carapace di Dactylopius, Dactylopius coccus e della specie Kermes vermilio, un insetto che produce liquido rosso e denso per difendersi dai predatori. Viene utilizzato nella produzione dei rossetti, fard e tinte per capelli nei cosmetici. Ma sottolineo anche che viene utilizzato per colorare degli alimenti come ad esempio il succo d’arancia e per colorare dei tessuti! Per produrre un grammo di questo colorante vengono uccisi dagli 80 ai 100 mila insetti. 2. Le proteine della seta per il semplice fatto che per la loro produzione il baco da seta viene brutalmente ucciso! Il bombyx mori per la sua trasformazione in falena crea un bozzolo dal quale vengono ricavate le proteine della seta e la seta stessa, ma se la sua metamorfosi arriva alla fine il bruco ormai farfalla, buca il bozzolo utilizzando liquido e zampette rendendolo inutilizzabil. Per questo per produrle il bozzolo viene raccolto ancora con il baco dentro e successivamente essiccato facendolo morire! Le proteine della seta vengono utilizzate nei balsami, creme corpo e viso, latte detergente ecc. Per produrre 1 kg di seta ci vogliono 10 kg di bozzoli. Ecco la crudele storia dei poveri insetti! Fino ad oggi ci siamo preoccupati solo della tutela degli animali belli e carini, ma guardate questi insetti nelle foto 2 e 3 quanto sono simpatici! Hmmmm no non lo sono forse sto esagerando ma nulla toglie che anche loro hanno diritto di vivere, per questo lancio la campagna adotta una cocciniglia e adotta un baco da seta, controllando che essi NON facciano parte dell’INCI dei nostri cosmetici!

E questo è tutto gente!

So che sarebbe stato decisamente più rapido ed indolore (soprattutto per me che ho impiegato quasi 2 ore a copiare tutti i commenti qui 😐 ) scegliere di selezionare i nominativi tramite estrazione casuale, ma continuo ad avere la forte convinzione che sia piacevole e giusto premiare i partecipanti in maniera meritocratica, lasciando la fortuna ad altri ambiti, in fin dei conti se siamo approdati su blog e social, è perchè desideravamo dire qualcosa, condividere opinioni, scambiare consigli, quindi perchè non farlo anche in occasione di un funkyssimo giveaway? 😀

Congratulazioni ai vincitori ed un grande grazie a tutte le persone che hanno scelto di prendere parte a questa seconda edizione del Funkaway, ci vediamo al prossimo! 😉

Ciao,
Francesca


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