Balsamo per capelli ai semi di lino : EKOS d'aMare

Balsamo per capelli ai semi di lino : EKOS d’aMare 6


Coscienza : Due su due prodotti dello stesso marchio, la fantasia proprio.
Francesca : Hai ragione! Sai che non me n’ero accorta?
Coscienza : E figurati se era una cosa voluta, tu che sei organizzata come un grumo di elastici e forcine….
Francesca : Brutta….sei davvero crudele con me e non è corretto, io almeno ci provo, dovresti apprezzare il tentativo.
Coscienza : Naaaaah come potrei farmi bastare solo il tentativo, scusami? Lo hai detto anche tu, io sono crudele, anzi Crudele De Mon.

Francesca : OMMIODDIO, questa era divertente però, stai iniziando a somigliarmi!
Coscienza : Non offendere eh?
Francesca : 😐

Effettivamente è un caso-non-caso il fatto che scriva a così breve distanza di questi due prodotti, entrambi marchiati Ekos (che è sempre lui, il mitico Pierpaoli).
Li ho acquistato insieme da Tigotà alcuni mesi fa, e anche se il balsamo è terminato già da qualche tempo, ho pensato che sarebbe stato carino che fossero vicini vicini anche nel blog, per non sentirsi soli.
Un po’ come quando alle superiori scrivi, nel modulo di iscrizione, che desideri essere nella stessa classe del tuo compagno di banco delle medie.

Ma torniamo a noi e ai nostri nodi, al pettine e tra i capelli.

Con l’arrivo dell’estate EKOS ha lanciato una nuova linea di prodotti che, tra gli altri, comprendeva anche questo balsamo per capelli ai semi di lino.
Il marchio è ormai praticamente in quasi tutte le case delle persone attente agli INCI dei prodotti, ma che non possono/vogliono investire enormi cifre, magari con vestiti e nomi diversi, ma sempre lui è, perciò che cosa avrà di così particolare e nuovo questa veste dai colori ed ispirazione piacevolmente marinara?
Proprio la sua attenzione per l’ambiente marino.

La formulazione del balsamo è stata studiata e testata in collaborazione con un ramo direttamente connesso all’Università delle Marche, per poter garantire che questo prodotto (e ovviamente tutti quelli che ne componevano la linea) avesse un’alta compatibilità con il mare ed i suoi abitanti, così da permetterti di portare i tuoi cosmetici preferiti in barca, in camper ed in generale in viaggio, sapendo che scegliendoli potrai avere un impatto più leggero sull’ambiente.
Io ho cercato di informarmi per capire quali test siano stati eseguiti e in che maniera venga certificata questa compatibilità, sono riuscita a trovare solo una brochure che mette a confronto i danni causati ai coralli esposti ad una crema solare “comune”, ma non si parla nel dettaglio di altri prodotti per la cura della persona, inoltre il protocolo Ecolcare, che determina i parametri per definire se un prodotto è conforme e compatibile, è stato redatto da Ecoreach……che produce i solari in questione.
Ma visto che noi siamo persone gentili e fiduciose, voglio sperare che la scelta di formulare linee che siano rispettose e riducano sensibilmente l’impronta che lasciamo ogni giorno, sia una filosofia che coinvolge realmente e non faccia solo leva sul rinnovato interesse dei consumatori per la composizione dei cosmetici.
Ok che poi è il flacone è di plastica, croce drammatica dell’inquinamento e spreco moderno, ma proviamo a vederla così : con piccoli passi si possono raggiungere mete lontane.

E ricordati di differenziare.

Perchè i cassonetti hanno gli occhi e giudicano.
Ah, se giudicano!

Ad ogni modo io nutro un amore smisurato per un balsamo in particolare di Pierpaoli, ovvero la versione all’avena di Bio Con Te di cui ti ho ampiamente parlato in passato QUI, riversando tra le righe tutta la passione travolgente che è contenuta in quel magico tubo.
Memore delle prestazioni stellari di quel prodotto, che continuo a comprare e ricomprare a profusione tra l’altro, ho voluto fare un tentativo anche con questa versione un po’ diversa che contiene invece aloe, burro di karitè e semi di lino, giusto per valutare quali potessero essere le differenze.

Sostanziali cara mia, differenze sostanziali.

Una che salta subito alla narice è senz’altro la diversa profumazione; se quella di Bio Con Te era una sferzata di maschile e muschiata energia, questa D’aMare è molto più delicata con delle note corpose fiorite ed un fondo dolciastro che non è però il classico vanigliato ma un profumo più composito ed elegante; personalmente non l’ho trovata invadente o fastidiosa, ma se dovessi sceglierei direi senza dubbio che preferisco la fragranza più verde e fresca che mi offre l’adorato Bio Con Te.
Se lasciato in posa per qualche minuto in più o utilizzato come impacco pre-shampoo, ho notato che lievemente si percepisce la fragranza anche a capelli asciutti, anche se la persistenza delle note profumate dipende moltissimo da quanto sono collaborativi i tuoi capelli, e sappiamo bene che i miei sono tutto tranne che collaborativi.

La consistenza di questo balsamo al tatto è piacevole, una sorta di crema morbida anche se piuttosto fluida che mi ha fatta ben sperare sulla facilità di distribuirla sui capelli, tanto che la prima volta che ne ho presa un po’ da applicare post shampoo, ero anche piuttosto fiduciosa circa i suoi effetti positivi sulla chioma.

Ehm, come posso dirlo in maniera politicamente corretta?

Districabilità : lascia ogni speranza o tu che tenti di entrare in questo bagno.

Perchè se la consistenza effettivamente rende l’applicazione piuttosto semplice, oltre che permettere un risciacquo rapido e senza residui, io non ho percepito affatto una migliorata pettinabilità dei capelli; anzi ti dirò di più, per ottenere un blando effetto districante ne serve una quantità veramente impegnativa, motivo per cui questo tubo è terminato molto più rapidamente di quanto invece succede con la medesima quantità della versione Bio Con Te.
Sui capelli umidi tende a scivolare via con troppa facilità, e questo giova molto poco al tempo di posa visto che nel giro di 5 minuti sarà colato tutto sul piatto doccia o sul fondo della vasca, che diventeranno d’un tratto morbidi ma soprattutto scivolosissimi.

E’ vero anche che per una più corretta e migliore posa, sarebbe opportuno raccogliere i capelli, io ci ho provato ed anche in quel caso non ho avuto dei capelli da sirenetta ammaliatrice che avrei tanto sperato di ottenere.
Certo, i capelli sottili e impertinenti che mi ritrovo in testa non sono facili da gestire in ogni caso, ma se utilizzo un balsamo mi aspetto almeno di potermi pettinare con un minimo di agilità maggiore rispetto a quando non uso nulla dopo la detersione.

Purtroppo sono rimasta discretamente delusa dalle prestazioni come balsamo, mentre lo promuovo come crema lenitiva per lo scalpo pre-shampoo; avendo la cute grassa chiaramente evito di utilizzare prodotti leave-in ma anche a risciacquo che siano oleosi o pesanti, questa sua particolare “leggerezza” lo rendono invece ideale come lenitivo nei momenti in cui sento il bisogno di coccolare la cute, la presenza di attivi vegetali mi è stata d’aiuto per lenire qualche arrossamento da shampoo aggressivo e tenere a bada i pruriti vari ed eventuali di minor entità.
Procedere con lo shampoo successivamente sembra un controsenso (come il 99,8% di ciò che probabilmente puoi leggere qui, me stessa compresa) ma ti assicuro che per chi è dotato di cute untuosa, questo è un passaggio molto utile, inoltre basta fare uno shampoo, di certo non immergere i capelli nel’acido muriatico, dunque eventuali proprietà benefiche che in quei dieci minuti di posa può aver sortito il prodotto, non andranno del tutto perse.

Una certa morbidezza diciamo che a capelli asciutti si può percepire, ma non mi è sembrato nulla di sbalorditivo, specie considerando tutto il tempo e gli improperi che ho dovuto spendere prima per riuscire a pettinarmi.

E quindi, già che ci siamo, sbirciamo nel dettaglio l’INCI :

Aqua, cetearyl alcohol, distearoylethyl dimonium chloride, glycerin, butyrospermum parkii butter*, polyglyceryl-3 PCA, aloe barbadensis leaf juice*, helianthus annuus seed oil*, dicaprylyl ether, linum usitatissimum seed extract*, hydrolized vegetable protein, parfum, benzyl alcohol, dehydroacetic acid, sodium benzoate, potassium sorbate, linalool, limonene. (*= da agricoltura biologica)

Il primo ingrediente a fare capolino, dopo l’acqua, è il cetearyl alcohol che ormai è diventato nostro amico visto che lo troviamo spesso anche nelle creme e burri corpo, non è una presenza scomoda bensì un sostegno sia alla cremosità del balsamo, che come emolliente per la capoccia ed i suoi abitanti pelosi.
A poca distanza troviamo la glicerina (glycerin), il burro di karitè (butyrospermum parkii butter) e l’estratto di aloe (aloe barbadensis leaf juice), tutte cosine simpatiche che a quanto pare hanno invece interessato pochissimo i miei dannati capelli.
Poco dopo fanno la loro apparizione anche l’olio di girasole (helianthus annuus seed oil), l’estratto di semi di lino (linum usitatissimum seed extract) e proteine vegetali (hydrolized vegetable protein).
La presenza di profumo non meglio definito ed i classici allergeni come linalool e limonene, potrebbero dare qualche grattacapo soprattutto ai capi che hanno una limitata tolleranza alle fragranze, ma è possibile che il rischio sia davvero minimizzato se consideri che tecnicamente il balsamo andrebbe sempre e comunque applicato solo sulle lunghezze.

Dovendo tirare le somme sinceramente non mi pare di aver fatto la scoperta del secolo, questo balsamo (che per la cronaca è già sparito con tutta la sua compagnia di amici blu dagli scaffali, rendendo sostanzialmente inutile questa mia pappardella di parole) ha un costo di 2,99 € per 250 ml di prodotto ma personalmente non è un prodotto che ricomprerei, al limite te lo consiglio se devi andare in campeggio o hai dei coinquilini, perchè la sua rapidità di risciacquo è un vantaggio non da poco quando si condivide il bagno e si desidera evitare lo spreco d’acqua (che è comunque buona abitudine sempre!).
Ammetto anche che un po’ mi stranisce sempre il fatto che in etichetta si pubblicizzi qualcosa che poi scopri non essere esattamente la presenza che fa la differenza, l’estratto di semi di lino è praticamente l’ultimo attivo vegetale presente nella formula, se proprio c’era da puntualizzare un ingrediente, io avrei segnalato il burro di karitè ad esempio, ma queste sono scelte commerciali/marketing di cui io capisco ancora meno che di ingredienti cosmetici.

Per tutto il resto, c’è Bio Con Te.

Minando paurosamente l’autostima della versione marittima, ho perso il conto di quante volte lo abbia nominato, e qualora non lo avessi capito, lui te lo consiglio proprio ad occhi chiusi.

Si trova ancora qualche prodotto di questa linea dalle tue parti? Hai provato qualcosa di interessante che mi consigli?

Grazie, ciao!
Francesca


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6 commenti su “Balsamo per capelli ai semi di lino : EKOS d’aMare

    • Balsamo per capelli ai semi di lino : EKOS d'aMare Francesca L'autore dell'articolo

      No vabbè, quel residuato bellico di autostima fotografica in me sta saltellando di estrema gioia, grazieeeeee!!!
      Comunque è dispiaciuto molto anche a me, l’altra versione del balsamo è in assoluto la mia preferita, ma direi poco male o forse meglio così visto che il prodotto non si trova più….sai che tristezza se fosse stato il miglior balsamo del mondo e lo avessero già tolto dagli scaffali? 😐

    • Balsamo per capelli ai semi di lino : EKOS d'aMare Francesca L'autore dell'articolo

      Hai ragione, è dispiaciuto anche a me perchè prometteva davvero bene! Ma poco male, del marchio ce ne sono altri di mooooooolto validi 😉

    • Balsamo per capelli ai semi di lino : EKOS d'aMare Francesca L'autore dell'articolo

      CIAOOOO! Ho visto il tuo articolo, l’ho letto ma non sono riuscita a commentare, non riesco a fare un mucchio di cose a dire il vero, ma avevo in previsione di scriverti una mail quindi te la invierò a breve 😉