Bagnodoccia purificante arancio dolce ed anice : SAPONE DI UN TEMPO

Bagnodoccia purificante arancio dolce ed anice : SAPONE DI UN TEMPO 6


Coscienza : “Francesca, questo blog non è un albergo! Credi di poter andare e tornare quando ti pare? Io non sono mica pagata per fare da custode e receptionist. Anzi, ora che ci penso, io non sono pagata affatto e forse dovrei chiamare il sindacato.”
Francesca : “Innanzitutto chiariamo subito un fatto importante : IO NON TI HO MAI ASSUNTA. Dunque se vuoi prendere una strada alternativa, mi libereresti da molti problemi. Però su una cosa hai ragione, sto decisamente facendo passare troppo tempo tra le pubblicazioni, è qualcosa che mi manca molto fare, ma per un motivo o un altro alla fine non ho mai la testa libera a sufficienza…”
Coscienza : “Testa libera? Sicura? Ma se qui dentro c’è l’eco!”
Francesca : ” 😐 Ti ricordo che se ti senti di troppo, in fondo a destra c’è la porta. Ciao, grazie di niente.”
Coscienza : “Antipatica e prepotente. Ma rimango lo stesso, so che hai bisogno di me anche se non lo ammetti. E poi fuori è freddo.”

Possiamo dare quindi per scontato che Coscienza ha scelto di rimanere esclusivamente per il riscaldamento, anche se questa volta le sue lamentele sono dannatamente adeguate, motivo che potenzialmente dovrebbe spingermi ad infliggermi delle adeguate punizioni corporali, come la ceretta all’inguine ad esempio, ma ho deciso che la mia pelliccia è sacra quindi mi limiterò ad un auto-monito con l’indice alzato di fronte allo specchio.
A mia parziale discolpa, che funzionerà al pari di scalare una parete di piastrelle cosparse di burro e sapone, devo comunicarti che solo pochi giorni fa sono potuta tornare di nuovo in possesso del mio PC, rimasto in stato vegetativo e preoccupante con tutti i file in ostaggio.

Non ti racconterò cosa e successo perchè è qualcosa che mi fa soffrire molto, e preferirei sorvolare sulla faccia attuale del mio conto corrente.

Però ormai sono qui e, già che ci sono, vorrei raccontarti di come curo la mia folta pelliccia e quei lembi di pelle che, tecnicamente, dovrebbero essere presenti sotto questo imponente strato peloso; effettivamente non ci sono moltissimi articoli di prodotti destinati alla detersione del corpo qui, diciamo che il docciaschiuma è uno di quei prodotti che acquisto sicuramente con un occhio di riguardo verso la mia pelle sensibile, ma senza estremizzare sugli INCI.
Fortunatamente ci sono sempre più alternative ecobio disponibili nella grande distribuzione, per di più a dei prezzi assolutamente invitanti, ma oggi vorrei focalizzare su un detergente bio e certificato che si è distinto per la sua piacevolezza d’uso, ovvero il bagnodoccia purificante e nutriente a marchio Sapone di un Tempo.

Il marchio è tutto Italiano, marchigiano con fierezza e consapevole per vocazione, mi ha sempre incuriosita sinceramente, nonostante il fatto che l’unico campioncino provato epoche fa mi avesse lasciata abbastanza perplessa, però sapendo che non avrei potuto reggere ancora per molto il dubbio che mi imprigionava, ho scelto di cedere ad una full size.

Lasciami dire e che full size!

Se sei abituata ad acquistare prodotti ecobio, immagino avrai notato che non sempre sono venduti in formati particolarmente generosi, compresi quelli che per antonomasia richiederebbero uno sforzo in più nella capacità dei flaconi, proprio a causa del loro uso quotidiano su superfici estese, come il corpo ad esempio.
Di certo non è il caso del nostro gigante buono, che con i suoi 500 ml di pura schiumosità certificata Biocosmesi Suolo e Salute, vuole dimostrare a tutti i braccini corti del millilitro, che è possibile mantenere una elevata qualità ad un prezzo equo, offrendo una quantità che conceda anche alle persone alte più di 25 cm, di lavarsi almeno 4 o 5 volte con una sola confezione.

Per caso l’idea del mezzo litro ti ha già rapita facendo palpitare la tua carta di credito, e vuoi correre a fare scorta?
Beh, sappi che lo puoi acquistare strucando qua al costo di 8.90 €, che non è proprio un prezzo regalo è vero, ma non è nemmeno un salasso galattico come certi altri che circolano impuniti nel mondo.

Se invece sei ancora dispersa in questa giungla di parole perchè pensi sia opportuno approfondire prima di fidarsi, vorrei cercare subito di condividere con te la magia che questo prodotto regala a naso; personalmente adoro il profumo in tutte le sue forme, mi piace come stimolo olfattivo perchè riesce a risvegliare ricordi ed agire sulle emozioni, e devo ammettere che non mi ha delusa affatto la fragranza all’arancio dolce ed anice selezionata per questo bagnodoccia.
Credo che la scelta dell’anice sia effettivamente stata un azzardo ben riuscito, uscire dal sentiero tracciato dal gran classico natalizio arancio-cannella poteva riservare ogni genere di sorpresa non necessariamente piacevole ma, pur apprezzando le dolci note della cannella, devo dire che la freschezza legnosa ed aromatica dell’anice si sposa davvero alla perfezione con le note fruttate ed energiche dell’arancio.
Io amo definirlo un profumo confortante perchè riesce (pur entro certi limiti, è ovvio…) a rimettermi in equilibrio con il mondo, in aromaterapia gli agrumi sono in effetti considerati un po’ lo specchio della felicità, l’arancio dolce ha però la capacità di essere vigoroso ma insieme anche molto caldo e vellutato, privandoti di quell’acidità tipica di altre essenze come il limone o il pompelmo ad esempio, la presenza speziata dell’anice è quel tocco inaspettato e delicatamente balsamico che si sprigiona nel cuore del profumo e ti avvolge con elegante discrezione.
E’ un vero rituale di piacere respirare a pieni polmoni questo ricco ma non sfacciato mix, il calore di un bel bagno o doccia renderà ancora più intenso il profumo che risulterà però sempre molto naturale visto che è ottenuto da soli oli essenziali.

L’unica “pecca”, se così si può definire, è il fatto che sulla pelle ne rimanga un sentore molto lieve dopo l’uso, il che potrebbe essere spiacevole se, come me, apprezzi la profumazione e vorresti portarla con te a lungo, ma è vero anche che non tutte le persone amano lasciare la scia quindi apprezzo lo sforzo che ha scelto di fare il brand, non integrando la formula con profumazioni di sintesi per rafforzarne la persistenza.
L’assenza del profumo lo ha reso un alleato rinfrescante ma anche delicato e rispettoso soprattutto nelle basse valli dell’intimità, che soprattutto le donne in età fertile sanno essere tendenzialmente scassaminchia esigenti.

Certo, cari amici di Sapone di un Tempo, se proprio vi venisse una impellente voglia di produrre una crema corpo con la medesima fragranza, non è che mi dispiacerebbe eh?

Passando oltre il fattore aromatico, devo dire che questo detergente si è comportato molto bene sulla pelle, creando una morbida schiuma se utilizzato con una spugna umida, mentre se scegli di applicarlo direttamente sul corpo dovrai lavorarlo un po’ tra le mani con un filo d’acqua per ottenere lo stesso risultato, i prodotti ecobio generalmente non sono extra schiumosi come capita invece con le versioni classiche da grande distribuzione, e questo è un vantaggio notevole quando ti accorgi di non dover gettare via litrate di acqua per sciacquare la vasca/doccia.

Secondo l’etichetta il prodotto contiene elementi preziosi che possono aiutare a tenere sotto controllo rughe, smagliature, invecchiamento cutaneo e altre cose tutt’altro che simpatiche; francamente non mi sono mai preoccupata di controllare se ho delle rughe sulla schiena, dubito che sia rilevante visto lo stato di abbandono di tutto il resto, ma pur avendo riscoperto dopo ogni doccia una pelle piacevolmente idratata senza quella odiosa sensazione di secchezza e pelle che tira, emblema di molti prodotti che tendono a lavare troppo, ho ritenuto opportuno fare una delle mie solite francescate.

Prima però diamo uno sguardo all’INCI, giusto per dare una parvenza di giustificazione alle mie dissennate azioni successive :

Aqua, aloe barbadensis leaf juice, sodium cocoate sulfate, lauryl glucoside, coco glucoside, glyceryl oleate, argania spinosa kernel oil, illicium verum fruit/seed oil, citrus sinensis peel oil expressed, citric acid, sodium chloride, benzyl alcohol, xanthan gum, sodium benzoate, potassium sorbate, tetrasodium glutammate diacetate, sodium dehydroacetate, limonene.

Partiamo dal fatto che il secondo ingrediente dopo l’acqua, è l’aloe vera (aloe barbadensis leaf juice), vederla così in alto nell’INCI è un segnale che ne indica una presenza massiccia nella formulazione, non come certi altri prodotti “all’aloe” che si definiscono tali solamente perchè il cugino, del vicino di casa, di uno che lavora al reparto spedizioni dell’azienda cosmetica in questione, ha la suocera che nel balcone ha una piantina d’aloe.
A seguire possiamo trovare tutto un tappeto di tensioattivi vegetali che, chi è più esperto e competente di me, definisce come rispettosi dell’uomo e dell’ambiente perchè biodegradabili e gentili anche con le pelli sensibili (sodium cocoate sulfate, lauryl glucoside, coco glucoside), loro sono i responsabili della schiuma del prodotto che, come ti ho scritto alcune righe più su, è morbida ma semplicissima da eliminare senza residui dal corpo, come dalla doccia.

Subito dopo un simpatico emulsionante ed emolliente che risponde al nome di glyceryl oleate, ecco fare la sua comparsa il re degli oli di bellezza, Sua Maestà l’olio di Argan (argania spinosa kernel oil), considerato da molti un alleato indispensabile per la giovinezza della pelle vista la sua ricchezza in antiossidanti, utile per mantenere un buon grado di elasticità ed apportare nutrimento, forse non sarà un vero e proprio trattamento su un prodotto a risciacquo, ma il fatto che sia presente di sicuro arricchisce in modo interessante la formulazione.
E poi loro, gli oli essenziali di anice e arancio dolce (illicium verum fruit/seed oil, citrus sinensis peel oil expressed) che regalano a questo bagnodoccia una fragranza magnifica e rigenerante ma apportano anche altri benefici alla pelle viste le loro qualità astringenti, purificanti  e decongestionanti.

A chiudere ci sono conservanti e altre cose, per le quali sono la persona più inadeguata del pianeta web ad accendere discussioni.

Quindi passerò oltre dicendoti che (rullo di tamburi immaginario) ho usato questo detergente anche per il viso e…..mi è piaciuto un sacco!

Certo, è vero che molto spesso la mia faccia ha tollerato con maggior gradimento detergenti intimi piuttosto che prodotti specifici per il viso, e questo la dice lunga sulla qualità dei materiali che mi compongono, ma ho trovato in questo fluido ambrato una vera coccola delicata per la cura quotidiana.
Oltre a non essere un prodotto che si è dimostrato aggressivo, mi ha regalato una sensazione di piacevole pulizia profonda, pur evitando di sconvolgere la produzione di sebo o stimolare nuove imperfezioni di cui, davvero, non ho bisogno.
L’ho provato con una spugna konjac, con la spazzola in silicone vibrante “foreo dei poveri” presa da Lidl e, ovviamente, anche semplicemente con le mani, ogni volta ho apprezzato il beneficio degli oli essenziali e la morbidezza intensa riscoperta sulla pelle.
Non sto dicendo che sia il detergente dei miracoli, nè tantomeno che usare un prodotto destinato ad altri scopi possa rivelarsi una buona alternativa in ogni caso, però c’è da dire che la mia faccia è collocata sulla mia testa, che a sua volta è connessa al corpo, e secondo me questo, per la teoria dei vasi comunicanti, rende il mio viso anche un po’ corpo.

In questo spazio non ci sono professoroni che insegnano nulla a nessuno, sai che amo condividere delle semplici opinioni frutto dell’utilizzo dei prodotti, e questo utilizzo a volte è un tantino creativo, magari è interessante ed utile sapere che se il giorno di Natale vuoi lavarti il viso ma in casa hai solamente il detersivo dei piatti e il bagnodoccia Sapone di Un Tempo, il meno peggio è sicuramente il bagnodoccia 🙂

L’ultima cosa che credo di non aver menzionato è relativa alla consistenza del prodotto, che si presenta come un gel semi trasparente ma piuttosto liquido, motivo che mi spinge a suggerirti di fare attenzione se sei abituata a prodotti “tradizionali”, perchè strizzare la confezione può costarti circa 1/5 di prodotto eiettato sulle piastrelle.

Anche se le possibilità che i produttori del marchio vengano a leggere qui, è più bassa di vincere la lotteria senza comprare il biglietto, io una crema corpo con la medesima fragranza di questo bagnodoccia la considero una idea davvero meravigliosa, ne ero convinta anche quando l’ho scritto qualche riga più su, ma la consapevolezza del piacere di spalmarmi a piene mani di soffice arancio e caldo anice, si sta rafforzando sempre più intensamente ad ogni parola.

Se non erro è stata presentata una nuova linea al Sana 2018, fra le creme corpo per caso esiste una profumazione che somiglia a questa?

Ciao e grazie 😉
Francesca


Rispondi

6 commenti su “Bagnodoccia purificante arancio dolce ed anice : SAPONE DI UN TEMPO

    • Bagnodoccia purificante arancio dolce ed anice : SAPONE DI UN TEMPO Francesca L'autore dell'articolo

      Soffici e idratanti auguri di buone feste anche a te! Speriamo che ogni problema possa scivolare via su un laghetto di olio di cocco 😂 buon natale e un baciotto con lo schiocco!

    • Bagnodoccia purificante arancio dolce ed anice : SAPONE DI UN TEMPO Francesca L'autore dell'articolo

      È proprio buono, non un profumo solo natalizio come arancio e cannella, ma nemmeno quello speziato “pesante” che ti stacca le narici, naturale e figo…. E poi è gigante! 😍

  • Bagnodoccia purificante arancio dolce ed anice : SAPONE DI UN TEMPO stravagariaStravagaria

    Difficile commentare perché si impalla tutto…non so perché… vediamo se questa volta mi fa inviare… bentornata e buon Natale! Ottimo consiglio, la profumazione mi attira molto.

    • Bagnodoccia purificante arancio dolce ed anice : SAPONE DI UN TEMPO Francesca L'autore dell'articolo

      Sotto le feste anche i blog impazziscono 🙃 comunque è una fragranza che consiglio assolutamente, energica ma calda e vellutata, perfetta dopo una giornata in cui ti ripeti continuamente “ma chi me l’ha fatto fare….” 🤣 grazie mille e tanti cari auguri di buone feste anche a te!